Originario dell’Asia sud-occidentale, il melograno è un albero da frutto molto longevo, che può superare i 50 anni di età. Si caratterizza per la chioma espansa e i frutti dalla buccia coriacea, che racchiudono le succose e nutrienti arille rosse.
Il melograno è una pianta a ciclo vegetativo lungo, che fiorisce in primavera e fruttifica in autunno. Richiede potature regolari per controllare le dimensioni, stimolare la fruttificazione e rimuovere rami secchi o malati.
In questo articolo vedremo nel dettaglio come potare il melograno in modo corretto, a partire dalla messa a dimora fino alla produzione. Analizzeremo le potature di allevamento, manutenzione, contenimento e rimonda del secco.
Illustreremo inoltre il periodo ideale per effettuare i tagli, gli attrezzi necessari e le tecniche di potatura estiva e invernale per equilibrare la chioma.
Con pochi e semplici interventi mirati è possibile ottenere un melograno rigoglioso, produttivo e bello da vedere.
In quale periodo dell’anno potare il melograno
La potatura del melograno si può effettuare in periodi diversi a seconda del tipo di intervento e dello scopo che si vuole raggiungere.
In generale, il momento migliore per potare questa pianta da frutto è durante la stagione invernale, quando è in riposo vegetativo. Questo vale sia per la potatura di formazione che per quella di produzione.
La potatura dopo la raccolta dei frutti, tra settembre e ottobre, è indicata invece per eliminare i rami che hanno fruttificato, stimolando il rinnovo di getti vigorosi per l’anno successivo.
Per chi coltiva il melograno con finalità ornamentali, puntando sull’abbondante fioritura primaverile, la potatura va fatta appena dopo la fioritura. In questo modo si eliminano i rami sfioriti per favorire lo sviluppo di nuove gemme a fiore.
In sintesi, la potatura invernale è ideale per la maggior parte degli interventi, mentre il periodo tardo-estivo è indicato per il rinnovo post-raccolta della parte lignea.
Come potare il melograno
La potatura del melograno prevede l’eliminazione di tutti i rami secchi, danneggiati e improduttivi. Vanno rimossi in particolare i grossi rami centrali, che tendono a ombreggiare eccessivamente la chioma.
I tagli vanno eseguiti con decisione ma attenzione, per non lasciare sbavature sul legno che rischiano di infettarsi. Meglio utilizzare forbici o seghetti affilati per un taglio netto.
L’ideale è asportare ogni anno 2-3 grosse branche all’interno della chioma, che tolgono spazio ai rami laterali più fruttiferi. Attenzione anche ai polloni basali, da eliminare per non sprecare energie della pianta.
Il periodo migliore per la potatura su melograni adulti è fine estate-inizio autunno, subito dopo il raccolto. In alternativa si può intervenire anche a fine inverno. Su piante giovani, piccoli interventi di potatura primaverile aiutano a stimolare la corretta ramificazione.
Per il melograno nano bonsai, si effettua una potatura invernale di contenimento, seguita in estate dalla pinzatura dei germogli per favorire la fruttificazione. Con potature oculate ed eseguite nel momento giusto, si mantiene il melograno in salute e produttivo.
Potatura di allevamento
I primi anni di vita della piantina di melograno sono importanti per indirizzarne correttamente lo sviluppo tramite la potatura di allevamento. Se cerchiamo un cespuglio ornamentale, potremo limitarci a favorirne la consueta forma generosa e ramificata.
Diversamente, per ottimizzare la produttività in termini di pregiati frutti, prediligeremmo conferirgli un portamento ad alberello. In questo caso sarà necessario prestare maggiore attenzione nel contenere i polloni, che andranno rimossi durante il riposo vegetativo invernale.
Con tagli puliti ed equilibrati plasmeremo il fusto principale e le branche secondarie, nel rispetto delle gemme più vigorose. Una potatura accurata nelle prime fasi di crescita permetterà alle piante di raggiungere una struttura solida, che negli anni dimostrerà tutto il suo potenziale qualitativo.
Potatura di produzione
La potatura di produzione svolge un ruolo essenziale nel gestire i rami fruttiferi dell’albero, garantendo una raccolta abbondante. Questo tipo di potatura si basa sull’osservazione attenta della crescita dei rami e sulla rimozione di quelli che si sviluppano nella direzione sbagliata. Attraverso questa pratica, si promuove la formazione di rami sani e ben posizionati, ottimizzando la produzione di frutta.
Rimuovendo i rami indesiderati, si favorisce una corretta circolazione dell’aria e l’irradiazione della luce solare all’interno della pianta, contribuendo al suo sano sviluppo e alla qualità dei frutti prodotti. La potatura di produzione rappresenta quindi una strategia efficace per controllare e guidare la crescita dei rami fruttiferi, massimizzando il rendimento delle colture.
Potatura di rinnovo
La potatura di rinnovo è una tecnica da utilizzare quando una pianta è stata trascurata e necessita di recuperare la sua produttività. Durante questa potatura, è importante seguire la forma naturale a cespuglio della pianta e individuare i fusti più robusti, eliminando quelli deboli o mal posizionati.
Inoltre, è necessario rimuovere i polloni basali, che tendono a crescere in modo abbondante in questa tipologia di pianta. Attraverso questa tecnica, si permette alla pianta di rigenerarsi e focalizzare le sue energie sui rami più promettenti, favorendo una futura produzione di qualità.
Potatura estiva
La potatura estiva, conosciuta anche come potatura verde, viene effettuata durante la stagione calda e mira a rimuovere i rami vigorosi che crescono in verticale. Questi rami non sono produttivi e possono ostacolare la crescita dei rami fruttiferi, quindi è necessario tagliarli.
Nel caso del melograno, i rami laterali sono quelli che producono i frutti, mentre i rami centrali devono essere eliminati. La potatura estiva consente di dirigere l’energia dell’albero verso i rami più promettenti e di favorire una produzione di frutta di qualità.
Di quali attrezzi avrai bisogno per potare il melograno
er effettuare una buona potatura del melograno, gli attrezzi fondamentali da utilizzare sono:
- Forbici da potatura: servono per tagliare i rami più sottili, mantenendoli in salute. Le lame devono essere ben affilate.
- Cesoie telescopiche: simili alle forbici ma con manico estensibile, sono utili per raggiungere il centro della chioma e i rami alti.
- Seghetto: necessario per eliminare rami e branche di grosso diametro. La lama seghettata evita di schiacciare il legno.
Tutti gli strumenti impiegati devono essere puliti e disinfettati prima e dopo l’uso, ad esempio con acqua ossigenata o candeggina diluita.
Scegliendo gli attrezzi giusti per ogni tipo di taglio e mantenendoli affilati, la potatura del melograno risulterà più facile, precisa e meno dannosa per la pianta.
Cure post potatura del melograno
Dopo aver effettuato la potatura, è importante prestare alcune cure alla pianta di melograno per favorire una ripresa vegetativa rapida e rigogliosa. Innanzitutto, disinfettare le superfici di taglio con mastice cicatrizzante, per evitare l’ingresso di patogeni.
È poi consigliabile distribuire uno strato di 2-3 cm di compost o letame maturo alla base della pianta, per nutrirla e stimolare l’emissione di nuovi germogli. Se la potatura è stata particolarmente pesante, si può concimare il melograno con un fertilizzante specifico a base di azoto, fosforo e potassio.
Infine, irrigare con regolarità durante la fase di ripresa vegetativa, fornendo acqua sufficiente ma senza eccedere. Con queste semplici cure post-potatura, il melograno si rigenererà rapidamente, regalando una rigogliosa fioritura e un’ottima fruttificazione.
Articoli correlati: