Il Pothos è universalmente riconosciuta come una delle piante da interno per antonomasia, grazie alla sua innata capacità di adattarsi facilmente anche a condizioni non ottimali. Le sue vistose foglie a forma di cuore sono inconfondibili e basterà davvero poco per farla crescere rigogliosa anche avviandolo da talea.
Proprio per stimolare al meglio la crescita del Pothos, però, è importante creare il terriccio ideale, rispettandone le naturali esigenze. La scelta del substrato influisce notevolmente sull’equilibrio e la prosperità della pianta, quindi non può essere trascurata.
Puntiamo su un mix drenante a base di torba e corteccia vegetale tritata, eventualmente arricchito con pomice o argilla espansa. Questi elementi, se bilanciati correttamente, garantiranno aereazione ed elevata capacità idrica. Con un piccolo sforzo iniziale otterremo un Pothos rigoglioso, che saprà ricambiarci con la sua innata bellezza per molto tempo.
Scopriamo ora nel dettaglio la ricetta perfetta per preparare il terriccio adatto e i consigli per curarla al meglio.
- Breve introduzione alla coltivazione del Pothos
- Terriccio per Pothos partendo da una base di qualità
- Aggiunte per migliorare l'areazione e la ritenzione idrica la perlite
- Trattamenti facoltativi
- Ricetta per preparare il terriccio ideale per il tuo Pothos
- Quando e come rinvasare il Pothos con terriccio realizzato in casa
Breve introduzione alla coltivazione del Pothos
Il Pothos è una pianta ornamentale molto diffusa negli interni degli appartamenti, dove si adatta facilmente grazie alla sua naturale rusticità. Per farla crescere sempre rigogliosa è bene conoscerne le esigenze colturali di base.
Il periodo migliore per trapiantare un nuovo Pothos o rinvasare una pianta già sviluppata è la primavera. A questo punto la vegetazione riprende slancio e le radici non soffrono lo shock del taglio. Scegliamo vasi capienti, con terriccio drenante.
Per quanto resistente, il Pothos ha bisogno di nutrienti per produrre rigogliose foglie. Concimiamo ogni 15 giorni da marzo a settembre con fertilizzanti liquidi specifici, diluiti nell’acqua. Assicuriamoci che il terreno non secchi mai del tutto, annaffiando quando i primi centimetri si asciugano.
La posizione ideale è in penombra, lontana da correnti d’aria fredde ma non da raggi solari diretti, che brucerebbero le foglie. Apprezza gli ambienti luminosi ma non la piena esposizione.
Con queste semplici cure riusciremo a mantenere la nostra pianta sempre rigogliosa e ricca di foglie, gradite anche agli amanti del découpage. Il Pothos regalerà soddisfazioni a chi lo coltiva con poche attenzioni.
Terriccio per Pothos partendo da una base di qualità
Per creare un terriccio ideale per la coltivazione del Pothos è bene partire da una base di qualità, come ad esempio un terriccio universale bilanciato. Questo tipo di substrato rappresenta un’ottima soluzione in quanto fornisce alla pianta tutti i nutrienti necessari per la crescita.
I terricci universali si caratterizzano per contenere sostanze organiche e minerali fondamentali, come azoto, fosforo e potassio. Questi elementi, se presenti in concentrazioni equilibrate, permettono alle radici di assorbire correttamente i principi nutritivi.
Tuttavia, per stimolare al meglio la produzione di foglie sempre verdi, è consigliabile arricchire la base con ingredienti che migliorino l’areazione e la capacità idrica. Un’ottima combinazione prevede di aggiungere in parti uguali torba, perlite e vermiculite.
Queste sostanze, pur non apportando nutrimenti, assicurano un substrato poroso in grado di trattenere l’acqua senza ristagni. In sintesi, un mix a base di terriccio universale potenziato da ingredienti drenanti permetterà al Pothos di crescere rigoglioso a lungo.
Aggiunte per migliorare l’areazione e la ritenzione idrica la perlite
Scegliere materie prima di qualità è fondamentale, ma si possono aggiungere ingredienti come la perlite o la fibra di cocco per ottimizzare ulteriormente le caratteristiche del terriccio.
La perlite è indicata per conferire capacità di drenaggio grazie alla sua struttura porosa, prevenendo ristagni idrici dannosi. La proporzione ottimale è 1/3 del volume totale.
Anche la fibra di cocco svolge un’azione utile, migliorando traspirazione e ritenzione dell’acqua. Si tratta di una valida alternativa eco-sostenibile alla torba.
Presa singolarmente o in abbinamento, queste aggiunte permettono di bilanciare al meglio le esigenze del Pothos, evitando i pericoli di asfissia radicale.
Trattamenti facoltativi
Per prevenire eventuali attacchi di parassiti o favorire la crescita ottimale delle radici, è possibile sterilizzare termicamente la miscela prima dell’uso.
Questo trattamento, mediante l’esposizione controllata al calore, elimina surrogate batteriche o infestanti dannosi senza compromettere la struttura del terriccio.
Si tratta di un passaggio del tutto opzionale che può rivelarsi utile in alcune circostanze. È importante far raffreddare completamente il substrato prima di procedere all’invasatura del Pothos.
Ricetta per preparare il terriccio ideale per il tuo Pothos
Ecco la ricetta dettagliata per preparare un ottimo terriccio adatto a far crescere rigogliose le vostre piante di Pothos.
Iniziamo come base con 1 kg di terriccio universale per piante da interni. A questo, aggiungiamo:
- 500g di perlite, per conferire aerazione e capacità di drenaggio
- 500g di fibra di cocco, utile per trattenere l’umidità
Mescoliamo con cura questi ingredienti per ottenere un composto omogeneo. Se lo preferiamo, possiamo ulteriormente arricchirlo con:
- 150g di vermiculite, per migliorare la ritenzione idrica
- 100g di pomice, che garantisce porosità
A questo punto, la miscela è pronta per l’uso. Tuttavia, come passaggio facoltativo per garantire la massima salubrità, potremmo sterilizzarla.
Versiamo dunque il terriccio in una teglia da forno e cuociamo a 80°C per 30 minuti.
Una volta intiepidito, possiamo procedere ad invasare il nostro Pothos, aggiungendo al centro del vaso circa 500g di questo substrato.
Riempiamo completamente e pressiamo leggermente. A questo punto non ci resta che annaffiare e posizionare la pianta in luogo luminoso ma non eccessivamente soleggiato. Con questa ricetta otterremo sicuramente un Pothos sano e rigoglioso!
Quando e come rinvasare il Pothos con terriccio realizzato in casa
Il rinvaso è un’operazione che consente di stimolare ulteriormente la crescita del Pothos, soprattutto se eseguita nel periodo primaverile. In generale, è bene procedere ogni 2-3 anni circa, oppure quando si nota che le radici hanno completamente riempito il vaso.
Per prima cosa, scegliamo un contenitore di dimensioni maggiori, aggiungendo 2-3 cm di terriccio sul fondo. A questo punto, procediamo delicatamente al travaso, svuotando il vecchio vaso e recuperando con cautela il motto di piante con il suo fitto apparato radicale.
Ora è il momento di sostituire il vecchio terriccio con quello preparato in casa seguendo la ricetta vista in precedenza. Riempiamo il nuovo vaso, concettando la pianta perfettamente in prossimità del bordo.
Per aiutare le radici a riprendere il tono vitale, consigliamo di nebulizzare il terreno con acqua. Posizioniamo poi il vaso in una zona luminosa ma non esposta ai raggi diretti del sole, evitando inoltre correnti d’aria fredde.
Così facendo, stimoliamo al massimo la rigogliosa crescita futura del nostro Pothos, che ci ricompenserà con densissime chiome di sempreverdi foglie cuoriformi.
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