La calendula è una pianta annuale dalle numerose proprietà benefiche, coltivabile sia in giardino che in vaso. I suoi brillanti fiori, che sbocciano da marzo a settembre, sono utilizzati in cucina, cosmetici e tintura naturale.
Questa rustica pianta dalle foglie vellutate e dal gradevole profumo, si adatta facilmente a diversi ambienti e& terreni. La semina può essere effettuata da febbraio a maggio direttamente in piena terra o in semenzaio. Le giovani piantine vanno trapiantate a una distanza di 20-30 cm.
La calendula predilige posizioni soleggiate e terreni ben drenati, con pH neutro. Va annaffiata regolarmente evitando i ristagni idrici. Coltivare la calendula è semplice e regala grandi soddisfazioni, grazie alla bellezza dei suoi fiori e alle numerose proprietà di questa splendida pianta officinale.
Quando e come seminare la calendula
Si può seminare direttamente all’aperto a inizio primavera, tra aprile e maggio, oppure in autunno tra settembre e ottobre. In alternativa, è possibile effettuare la semina in contenitori da gennaio a febbraio, per ottenere le piantine da trapiantare in seguito.
I semi vanno interrati a circa 1 cm di profondità, mantenendo un distanziamento di 30 cm tra loro e utilizzando un substrato di coltivazione biologico. Dopo la semina, è bene irrorare un po’ d’acqua per favorire la germinazione.
Si possono scegliere varietà di calendula con fiori semplici o doppi. Questa pianta predilige la piena esposizione solare, dove fiorisce maggiormente. Tollera la mezz’ombra ma con fioritura ridotta. Per incrementare la fioritura, si consiglia di potare regolarmente la pianta.
La calendula è resistente a caldo, freddo e gelate fino a -5°C, teme invece il gelo primaverile. Necessita di annaffiature regolari, sopporta la siccità ma non i ristagni idrici. In vaso, prevedere concimazioni con fertilizzanti biologici liquidi ogni 15 giorni da marzo a settembre.
Quando e come trapiantare le piantine di calendula
Il trapianto delle piantine di calendula ottenute dalla semina va effettuato nel mese di aprile, quando ormai il rischio di gelate è minimo. Le piantine, quando hanno sviluppato almeno due paia di foglie vere, vanno trapiantate a dimora nel giardino o nel vaso definitivo, ad una distanza di 20-30 cm l’una dall’altra.
Prima del trapianto, è bene preparare e ammorbidire il terreno, eventualmente anche aggiungendo un po’ di compost per dare nutrimento alle giovani piante. Quindi, si pratica un buco nel terreno, si estrae con delicatezza la piantina dal semenzaio e la si sistema nella nuova dimora, avendo cura di riempire bene attorno al sistema radicale con terra pressata in modo leggero.
Dopo il trapianto, è importante innaffiare delicatamente per permettere alle radici di attecchire nella nuova collocazione. Con un trapianto corretto nel mese di aprile, le piante di calendula si svilupperanno rapidamente fiorendo rigogliosamente.
Specifiche di coltivazione
- Dimora: Marzo – Aprile
- PH Terreno: 7,0 – 7,5
- Terreno Ideale: Drenante
- Fioritura: Fine inverno – Inizio autunno
- Sole: Pieno
Come coltivare la calendula: Clima, terreno, irrigazione e concimazione
La calendula è una pianta annuale facile da coltivare e molto adattabile, tuttavia per ottenere un’abbondante fioritura è opportuno rispettare alcuni accorgimenti riguardo clima, terreno, concime e irrigazione:
- Clima: La calendula predilige un clima caldo e soleggiato, non teme il calore estivo se non associato a prolungata siccità.
- Terreno: Per quanto riguarda il terreno, questa pianta preferisce substrati sciolti e ben drenati, che non causino ristagni idrici; prima della semina è utile un apporto di compost.
- Annaffiature: L’irrigazione deve essere regolare ma moderata, meglio più passaggi con poca acqua che abbondanti innaffiature.
- Concime: La concimazione non è indispensabile ma un apporto bilanciato di elementi nutritivi, limitando l’azoto, favorisce la fioritura.
Rispettando queste semplici indicazioni si possono ottenere rigogliose piante di calendula con abbondanti e splendidi fiori.
In che periodo fiorisce la calendula?
La calendula è una pianta che fiorisce in maniera abbondante e prolungata, tipicamente da fine inverno fino all’inizio dell’autunno. I suoi fiori, dalla caratteristica forma a margherita, presentano colori che vanno dal giallo fino all’arancione intenso a seconda della varietà. I petali sono larghi e arrotondati nei fiori semplici, con bordi ondulati, mentre le varietà doppie hanno petali molto più folti che conferiscono una forma più piena.
Grazie alla lunga fioritura che copre quasi tutto l’arco dell’anno, la calendula regala una splendida esplosione di colore in giardino dai toni caldi e solari, molto decorativi sia nelle aiuole che nei vasi sul balcone. Tra i pochi fiori che resistono e sbocciano anche nel mese di novembre c’è proprio la tenace calendula, che prolunga la sua fioritura fino ai primi freddi invernali.
Parassiti e malattie riscontrare nella coltivazione delle calendule
Le calendule hanno pochi parassiti o problemi in generale, ma a volte gli acari e gli afidi infestano le piante. Solitamente uno spruzzo d’acqua o l’applicazione di un sapone insetticida, ripetuto a giorni alterni per una o due settimane, risolverà il problema.
Occasionalmente, le calendule saranno colpite da malattie fungine come l’ oidio se le condizioni sono troppo umide. Per prevenire problemi di funghi, evita di bagnare le foglie delle calendule, tieni le erbacce a terra e coltivale in un terreno ben drenato.
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