Temperatura ambientale del Pothos: Temperatura minima e massima

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habitat naturale

Il Pothos è originario delle foreste pluviali tropicali dell'Asia sud-orientale, in particolare Malesia, Indonesia e Isole Salomone, dove cresce rigoglioso grazie al clima caldo e umido tipico delle zone equatoriali.

L’ambiente circostante in cui viene coltivato riveste un ruolo chiave nello sviluppo della pianta e nella sua capacità di crescere rigogliosa. Un fattore da considerare con attenzione è rappresentato dalla temperatura.

Questa influenza direttamente il metabolismo del Pothos, regolando processi primari come la fotosintesi e la respirazione. Inoltre determina lo stato di dormienza o attività della pianta nei diversi periodi dell’anno.

Mantenere valori adeguati alle sue esigenze è dunque fondamentale per sostenere al meglio la crescita delle foglie. Gli studi scientifici hanno accertato che il range ottimale si attesta tra 18 e 25°C, con oscillazioni moderate gradualmente tollerate.

Quando si scende al di sotto di questa forbice, il metabolismo rallenta fino quasi ad arrestarsi. Al contrario, temperature eccessivamente elevate comportano stress che ne compromettono la salute.

Individuare l’ambiente domestico idoneo e monitorare eventuali variazioni stagionali è quindi basilare. L’obiettivo è consentire al Pothos di svilupparsi al massimo delle sue potenzialità durante tutto l’anno, producendo nuove foglie rigogliose.

In questo articolo vedremo più da vicino l’influenza della temperatura ed i relativi accorgimenti per soddisfare pienamente le esigenze termiche della specie.

Condizioni ambientali del Pothos in natura

Il Pothos ha origine nelle foreste pluviali tropicali del sud-est asiatico, caratterizzate da un clima caldo ed equatoriale, ideale per favorirne lo sviluppo in natura. Nell’areale di provenienza, che comprende regioni come Malesia, Indonesia e Isole Salomone, la pianta prospera grazie a temperature medie costantemente comprese tra 21°C e 32°C, con minime oscillazioni stagionali.

Questo conferisce quel calore ottimale in grado di stimolarne al massimo i processi vegetativi.

Oltre al fattore termico, contribuiscono le elevate percentuali di umidità, spesso superiori al 60-70%, che unite al tepore creano un microclima perfetto per assicurare rigogliose chiome e lucide foglie.

È quindi chiaro come per far crescere al meglio il Pothos anche in ambiente domestico sia necessario ricreare ciò che di favorevole trova in natura, garantendo cioè una temperatura costantemente compresa nel range dei 21-32°C ed idonei livelli di umidità.

Temperatura massima e minima tollerabile dal Pothos

Il Pothos è noto per la sua resistenza, potendo adattarsi a un’ampia gamma di temperature al di fuori del suo ottimale areale tropicale. Tuttavia, presenta dei limiti di calore e freddo da non superare. Sebbene possa tollerare brevemente temperature fino a 38°C, un’esposizione protratta a valori così elevati determina stress, con danni alle foglie o rallentamento della crescita.

Per prevenire questi effetti, la pianta va riparata dai raggi solari diretti durante le ore più calde, evitando la bruciatura del fogliame. I sintomi di disagio termico, come avvizzimento o bordi secchi, suggeriscono di spostarla in zone più fresche o ombreggiate.

Al contrario, il Pothos risulta maggiormente sensibile al freddo, preferendo temperature superiori ai 10°C per evitare danni o morte. Correnti d’aria e basse temperature possono far cadere le foglie o generare macchie marroni.

Pertanto, è bene collocarlo lontano da finestre in inverno ed evitare l’esposizione al gelo, che non tollera.

Rispettando queste soglie di temperatura ottimale, comprese tra i 18-32°C, il Pothos potrà crescere rigoglioso e produrre nuove fronde, sfruttando al meglio la propria capacità di adattamento.

Come ricreare un habitat naturale in casa per coltivare il Pothos

Per permettere al Pothos di crescere rigoglioso così come farebbe in natura, è importante ricreare condizioni ambientali il più possibili simili al suo areale di origine.

Un aspetto cruciale è garantire temperature comprese tra i 21°C e i 32°C, preferibilmente costanti. Per questo, è bene posizionarlo lontano da fonti di caldo/freddo come termosifoni o zone esposte agli sbalzi termici.

Anche l’umidità ricopre un ruolo essenziale, pertanto è consigliabile nebulizzare periodicamente le foglie per mantenere livelli ottimali superiori al 60%. La luminosità dovrebbe essere di tipo diffuso, simulando la luce filtrata dagli alberi delle foreste tropicali. La posizione ideale è vicino a una finestra non esposta a pieno sole il quale potrebbe causare l’ingiallimento delle foglie.

Per la crescita delle radici, utilizzare un terriccio ricco, drenante e areato. Il sottovaso con ghiaia assicura una buona traspirazione. Infine, per stimolare un vigoroso sviluppo è opportuno fertilizzare durante i mesi caldi, provvedendo ai giusti nutrienti come in natura.

Applicando questi semplici accorgimenti, il Pothos potrà esprimere al massimo il proprio potenziale vegetativo, producendo foglie verdeggianti.

Errori comuni nella mancata crescita del Pothos

Vi sono alcuni errori ricorrenti che possono compromettere la naturale capacità del Pothos di rigogliosa crescita. Tra i più frequenti vi è una posizione troppo ombreggiata, con insufficienza luminosa per favorire adeguati processi di fotosintesi e dunque provocando una crescita lenta della pianta.

Anche la carenza di nutrienti dovuta a terricci ormai impoveriti o assenza di concimazione porta allo stallo vegetativo. L’eccesso di acqua, con conseguente mancata traspirazione fogliare e areazione radicale, ostacola lo sviluppo.

Temperature domestiche non idonee, soprattutto se troppo basse o soggette a sbalzi, fungono da freno metabolico. Particolarmente dannoso risulta il ristagno idrico, che oltre a limitare l’assorbimento favorisce la proliferazione di patogeni causa di marciumi.

Anche l’assenza di ricambio d’aria nell’ambiente tende a compromettere la salute della pianta.

Riconoscendo queste problematiche e apportando gli opportuni correttivi, sarà possibile stimolare una pronta ripresa vegetativa del Pothos, ammirandone di nuovo la folta chioma.

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