Pimpinella commestibile: Tutti i segreti su raccolta, proprietà e utilizzi di questa pianta

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pimpinella

La pimpinella maggiore è una pianta spontanea le cui radici commestibili, dal sapore anisato, si possono mangiare crude o cotte. Ha proprietà digestive, diuretiche e antisettiche.

La pimpinella maggiore è una pianta spontanea dalle proprietà aromatiche e dall’inconfondibile sapore anisato. In questa guida imparerete a riconoscerla e raccoglierla correttamente, per poi utilizzarla prelibata in cucina. Scoprirete dove cresce naturalmente la pimpinella e i migliori periodi di raccolta.

Sveleremo le sue ottime proprietà nutrizionali e benefici per la salute. Vedremo come coltivarla facilmente nell’orto o in vaso. Non mancheranno consigli su come conservarla dopo la raccolta ed evitare pericolose confusioni con piante tossiche simili.

Infine, illustreremo gli utilizzi officinali di foglie e semi in erboristeria. Grazie ai miei preziosi suggerimenti, la pimpinella non avrà più segreti per voi!

La pimpinella maggiore: caratteristiche botaniche e habitat ideale

La pimpinella maggiore, nota anche come pimpinella comune o pimpinella nostrale, è una pianta erbacea spontanea della famiglia delle Apiaceae. Si caratterizza per il fusto eretto, alto 30-80 cm, e per le foglie pennatosette di color verde brillante. I fiori bianchi, riuniti in ombrelle composte, sbocciano da giugno ad agosto. Il frutto è un achenio di forma ovoidale.

La parte edule è la radice fittonante, aromatica e dal sapore anisato. Predilige terreni soffici e freschi, in zone collinari o montane, ai margini di boschi e in radure soleggiate. È diffusa in tutta Italia soprattutto al Centro-Nord.

Dove cresce spontanea la pimpinella maggiore e i periodi migliori di raccolta

In Italia la pimpinella maggiore cresce spontanea in tutto il territorio, soprattutto nelle zone collinari e montane del Centro-Nord, dai 300 ai 1700 metri di altitudine. Vegeta ai margini di boschi, nelle radure, nei prati e pascoli montani.

La si trova anche lungo le scarpate ombrose e i sentieri. Per la raccolta, i periodi migliori vanno da maggio a luglio, quando le radici sono più tenere e carnose. Bisogna individuare esemplari giovani, evitando quelli con fiori o semi. Meglio svolgere la raccolta la mattina, dopo la rugiada.

Proprietà nutrizionali e benefici per la salute della pimpinella commestibile

La radice di pimpinella ha ottime proprietà nutrizionali: è ricca di vitamine del gruppo B, vitamina C, sali minerali come potassio, calcio, ferro e magnesio. Apporta anche discreti quantitativi di proteine. Ha proprietà diuretiche, digestivo-carminative, espettoranti e antisettiche. Stimola la produzione dei succhi gastrici, favorendo la digestione.

Ha azione espettorante, decongestionante e balsamica sulle vie respiratorie. Grazie al contenuto in flavonoidi, svolge un’azione antisettica sulle vie urinarie. Insomma, un alimento dalle interessanti virtù terapeutiche.

Usi in cucina della radice di pimpinella: ricette consigliate

In cucina si utilizza principalmente la radice della pimpinella, dal tipico aroma anisato. Cruda, aromatizza insalate e pinzimoni. Si può consumare lessata, saltata in padella o grigliata. Ottime le classiche frittelle di pimpinella, da sola o con altre verdure. Si abbina a zuppe di legumi, risotto ai funghi porcini, tartare di carne o di pesce.

Ideale per insaporire salse, farcire torte salate, nella pasta ripiena o nella panatura di carni bianche. I semi aromatizzano pane, grissini e biscotti. Le foglie fresche profumano bevande analcoliche. Insomma, in cucina la pimpinella dà il meglio di sé come aromatica naturale!

Come coltivare la pimpinella maggiore nell’orto o in vaso sul balcone

Per coltivare la pimpinella è preferibile partire da piantine già germogliate o seminare in semenzaio a marzo-aprile. Trapiantare a distanza di 30 cm in terreno soffice, fresco, concimato e ben drenato. Esposizione in pieno sole. Annaffiare regolarmente. Per la coltivazione in vaso, scegliere contenitori di almeno 30 cm e un terriccio specifico per aromatiche.

La concimazione va effettuata una volta al mese con concime liquido bilanciato. Cimare l’apice per favorire l’accrescimento del fittone. In inverno, ridurre le annaffiature. Con queste semplici cure coltiverete con successo rigogliose pimpinelle!

Come raccogliere e conservare la pimpinella maggiore spontanea

Per raccogliere la pimpinella commestibile è importante selezionare esemplari non fioriti, con foglie integre e radici carnose. Estraete la radice con una zappetta, ripulitela dal terriccio e sciacquate velocemente. Eliminate foglie e fusti, lasciando solo la parte edule. Conservatela in frigo per 2-3 giorni al massimo, avvolta in un canovaccio umido.

Surgele fatela a pezzi in sacchetti per alimenti. In salamoia dura diversi mesi: bollite per 3 minuti e conservate sott’olio o sotto aceto aromatizzato. L’essiccazione è un altro metodo di conservazione: le radici vanno tagliate sottili e fatte seccare rapidamente in forno o essiccatore.

Possibili confusioni della pimpinella con piante velenose: come riconoscerla

La pimpinella maggiore può essere confusa, soprattutto allo stato di plantula, con alcune piante tossiche come la cicuta acquatica o il velenosissimo cicutosso bastardo. Verificate quindi che la pianta presenti il caratteristico odore di anice se strofinate una foglia.

La forma delle foglie è anche un elemento distintivo: la pimpinella ha foglie pennate, mentre le specie velenose hanno foglie più tondeggianti. In caso di dubbio, evitate la raccolta o fatevi aiutare da un esperto. Riconoscere correttamente la pimpinella commestibile è fondamentale per non correre rischi.

Come utilizzare foglie e semi della pimpinella maggiore in erboristeria

Oltre che in cucina, la pimpinella maggiore viene impiegata anche in erboristeria. Le foglie fresche hanno proprietà digestivo-carminative: si utilizzano per infusi dopo i pasti pesanti. I semi, ricchi in principi attivi, vengono impiegati per disturbi delle vie urinarie e cistiti, grazie alla spiccata azione antisettica.

Macerati in alcool, sono ingredienti di preparati stomachici e digestive. L’olio estratto dai semi ha proprietà espettoranti ed antimicrobiche a livello bronchiale. Chiedete consiglio al vostro erborista di fiducia per utilizzare al meglio questa pianta officinale.

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