La talea di fico in acqua è un metodo di propagazione semplice ed efficace per ottenere nuove piante. L’ambiente umido favorisce l’emissione di radici in poco tempo. In questa guida completa scoprirai tutti i segreti della talea di fico in acqua: il procedimento dettagliato, il momento migliore, la scelta dei rami, la preparazione delle talee.
Imparerai dove collocarle e come mantenerle, quanto tempo serve per la radicazione. Ti spiegherò quando e come trapiantare le talee radicate, le cure successive al trapianto. Evidenzierò i vantaggi rispetto alla terra e gli errori da evitare.
Con i consigli di un esperto coltivatore, grazie alla talea in acqua potrai ottenere nuove piante di fico sane e rigogliose.
- Come fare la talea di fico in acqua: guida passo passo
- Quando è il momento migliore per fare la talea di fico in acqua
- Quali rami di fico scegliere per fare talee in acqua
- Quali rami di fico scegliere per fare talee in acqua
- Come preparare il ramo di fico per la talea in acqua
- Dove collocare e come mantenere le talee di fico in acqua
- Quanto tempo occorre per la radicazione della talea di fico in acqua
- Quando e come trapiantare la talea di fico dopo la radicazione
- Cure e concimazione delle talee di fico dopo il trapianto
- Vantaggi della talea di fico in acqua rispetto alla terra
- Errori da evitare per la buona riuscita della talea di fico in acqua
Come fare la talea di fico in acqua: guida passo passo
Per realizzare la talea di fico in acqua, in primavera-estate si prelevano porzioni di ramo di 10-15 cm con un taglio netto sotto un nodo. Si eliminano le foglie basali, si inserisce il ramo in acqua cambiata quotidianamente.
Dopo 1-2 mesi si notano le radici, si può rinvasare in terriccio fertile interrando la base del ramo. Mantenere in ambiente ombreggiato per 1 settimana, poi esporre al sole. Annaffiare regolarmente e concimare ogni 20 giorni con fertilizzante liquido.
Quando è il momento migliore per fare la talea di fico in acqua
Il periodo migliore per fare la talea di fico in acqua va da aprile a luglio. La primavera-estate garantisce temperature miti e un buon fotoperiodo necessari alla radicazione ed è il periodo ideale per per propagare il fico con la talea in piena terra.
I rami devono essere semi-lignei e non troppo legnosi. Evitare periodi con caldo eccessivo. In climi miti anche ottobre va bene. D’inverno la talea non attecchisce per il freddo. Scegliere il momento giusto è cruciale.
Quali rami di fico scegliere per fare talee in acqua
Il periodo migliore per fare la talea di fico in acqua va da aprile a luglio. La primavera-estate garantisce temperature miti e un buon fotoperiodo necessari alla radicazione.
I rami devono essere semi-lignei e non troppo legnosi. Evitare periodi con caldo eccessivo. In climi miti anche ottobre va bene. D’inverno la talea non attecchisce per il freddo. Scegliere il momento giusto è cruciale.
Quali rami di fico scegliere per fare talee in acqua
Per fare talee in acqua vanno scelti rami di fico non troppo legnosi, dello spessore di un dito, provenienti da rami dell’annata in corso.
I rami devono presentare una parte erbacea vicino alla cima con gemme e una parte semi-lignei alla base. Evitare rami eccessivamente verdi o troppo legnosi. Meglio prelevare da giovani polloni basali eliminando la parte apicale.
Come preparare il ramo di fico per la talea in acqua
Per preparare il ramo di fico alla talea, tagliarlo con una lama affilata appena sotto un nodo per una lunghezza di 10-15 cm. Rimuovere con delicatezza le foglie dalla parte basale del ramo immergendo solo la porzione senza foglie.
Disinfettare il taglio con cannella in polvere. Usare eventualmente ormoni radicanti. Inserire il ramo in acqua demineralizzata fino a metà, cambiando l’acqua quotidianamente.
Dove collocare e come mantenere le talee di fico in acqua
Le talee di fico in acqua vanno collocate in un luogo luminoso e riparato, con temperatura di 20-22°C costante. L’acqua va cambiata quotidianamente e si può aggiungere un fertilizzante liquido.
Controllare la formazione di radici ed eliminare eventuali foglie marcescenti che favoriscono le infezioni. Dopo 1-2 mesi quando presenti radici di almeno 2 cm, la talea può essere trapiantata in vaso.
Quanto tempo occorre per la radicazione della talea di fico in acqua
In condizioni ottimali, per la formazione di radici alla base del ramo di fico inserito in acqua servono circa 4-8 settimane. Con caldo e luce abbondanti anche solo 2 mesi. Con temperature basse i tempi si allungano notevolmente.
Bisogna avere pazienza e controllare periodicamente la comparsa delle radichette mantenendo pulita l’acqua.
Quando e come trapiantare la talea di fico dopo la radicazione
Quando le talee in acqua presentano radici di 2-3 cm, dopo circa 2 mesi dall’inserimento, è il momento di trapiantarle. Il periodo migliore è la primavera inoltrata o l’inizio dell’estate. Si interra la base del ramo in un vaso con terriccio fertile, mantenendo le foglie.
Tenere in zona ombreggiata per 7-10 giorni, poi esporre gradualmente al sole.
Cure e concimazione delle talee di fico dopo il trapianto
Dopo il trapianto, le talee di fico vanno tenute in ambiente ombreggiato per 7-10 giorni, vaporizzando acqua sulle foglie.
Poi esporre gradualmente al sole. Annaffiare regolarmente evitando i ristagni. Dopo 20 giorni, concimare con fertilizzante liquido specifico ogni 2 settimane. Usare anche ammendanti naturali come il compost. Mantenere il terreno fresco e drenato.
Vantaggi della talea di fico in acqua rispetto alla terra
Il principale vantaggio della talea di fico in acqua è una radicazione più rapida e omogenea. L’ambiente costantemente umido favorisce l’emissione di radici anche con caldo eccessivo. In terra l’umidità tende a diminuire e ciò rallenta la radicazione. Inoltre in acqua si riduce il rischio di infezioni fungine. La resa è maggiore.
Errori da evitare per la buona riuscita della talea di fico in acqua
Per non fallire con la talea di fico in acqua bisogna evitare alcuni errori. Non cambiare l’acqua troppo raramente. Non lasciare troppo a lungo la talea prima del trapianto. Non esporre le talee a pieno sole.
Trapiantare anche se le radici sono troppo piccole. Sbagliare periodo e modalità di concimazione. Non acclimatare la piantina prima di trapiantarla. Prestare attenzione ad ogni fase è decisivo.
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