Semina carote: Tutto quello che devi sapere dalla semina alla raccolta

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come seminare le carote

Per seminare le carote basterà preparare il terreno con una leggera vangatura per renderlo soffice e ben drenato. A questo punto si potranno tracciare sul letto di semina dei solchi distanti circa 30 centimetri l'uno dall'altro, all'interno dei quali depositare i semi ad una profondità di qualche millimetro.

Le carote sono tra gli ortaggi più apprezzati e coltivati per il loro contenuto di vitamine e minerali. Tuttavia, le piantine di carota richiedono alcune attenzioni particolari per un buon raccolto.

Originaria del Medioriente, la coltivazione della carota si è diffusa nell’antichità in tutto il bacino del Mediterraneo.

Pur non essendo tra le più difficili da coltivare, la carota necessita di un terreno soffice e sabbioso, non adatto quindi a tutti gli orti. Preferisce inoltre temperature miti, intorno ai 15-25°C, anche se esistono varietà adattabili ai climi più diversi.

Oltre alle classiche carote arancioni, si possono coltivare carote di altri colori come le rosseviolaneregialle e bianche. Le diverse varietà si distinguono per forma della radice, colore della polpa, pregio organolettico e contenuto vitaminico.

La semina va effettuata in file distanziate, interrando i piccoli semi superficialmente. Il terreno va mantenuto umido con annaffiature frequenti e delicate. Le erbacce vanno sarchiate con cura per non danneggiare le radici sotterranee.

Con queste accortezze e prestando attenzione ai parassiti più comuni, le carote cresceranno sane e rigogliose, regalando ottime radici croccanti e zuccherine da gustare crude, cotte o in gustose ricette.

Su quale terreno seminare le carote

Come già accennato, per una buona riuscita delle carote è fondamentale un terreno soffice e sciolto, privo di ristagni idrici che favorirebbero marciumi radicali. Un suolo troppo sassoso o compatto ostacola la crescita delle radici, che rimangono piccole e deformi.

Ideale è un terriccio sabbioso, che permette di ottenere carote dalla forma perfetta. In caso di suolo tendente a compattarsi, si può migliorare la struttura mescolando sabbia nell’aiuola, almeno 2 mesi prima della semina. Oppure realizzando una cassa rialzata con terreno di coltura stimato apposta.

In ogni caso, prima della semina bisogna lavorare e ammendare il terreno in profondità, vangando a 30 cm o più. Fondamentale anche il successivo affinamento superficiale, per ottenere un letto di semine fine e livellato. Si può utilizzare una zappa o un’apposita fresa, ripassando poi con il rastrello.

Questi passaggi sono importanti per interrare correttamente i semi molto piccoli delle carote. Un terreno ben preparato, soffice, privo di grumi e perfettamente livellato permetterà una nascita uniforme delle plantule, per un raccolto abbondante di carote sane e croccanti.

Quando seminare le carote nel tuo orto

Sebbene sia possibile avviare la semina già a febbraio-marzo, quello della fava resta comunque un ciclo primaverile in piena regola. Seminare molto in anticipo richiede accorgimenti specifici per proteggere le piantine dal freddo e dalle gelate.

Luca suggerisce di posizionare le coltivazioni sotto serre o teli di plastica, così da controllarne meglio la temperatura negli stadi iniziali. Questi accorgimenti permettono di anticipare di poco i tempi della semina, senza compromettere lo sviluppo delle piantine.

Quando possibile, resta comunque preferibile attenersi alla normale finestra primaverile, per sfruttare al meglio le condizioni ambientali e ottenere fave sempre gustose e produttive.

Seminare le carote nel mese di aprile

In aprile i tempi sono ideali: le condizioni climatiche ottimali di temperatura, umidità e luce permettono una germinazione sana delle piantine. Giornate più lunghe e terreno temperato favoriscono lo sviluppo delle varietà precoci Nantaise, Robuste de Chine e Mercato di Parigi. Queste ultime possono essere raccolte entro tre mesi, verificandone l’effettiva maturazione tirando delicatamente le foglie.

Seminare le carote nei mesi di giugno e luglio

Per chi non ha seminato in primavera, si consiglia il periodo da giugno a luglio. Varietà come Berlicumer, Giallo Palatinato e Giganti Belgi hanno cicli più brevi e tollerano meglio il caldo, permettendo ugualmente una proficua raccolta seppur in ritardo sulla stagione ideale. Con le giuste indicazioni sul momento della semina, sarà possibile godere dei preziosi benefici apportati dalle carote durante tutto l’arco dell’estate.

Come avviene la semina delle carote

I semi di carota sono molto piccoli, per questo vanno interrati superficialmente, a meno di 0,5 cm di profondità. Essendo minuscoli, per la semina è scomodo prenderli uno ad uno: si tracciano i solchi e si lasciano cadere i semi aiutandosi con un foglio di carta piegato. In questo modo però cadranno fitti e andranno successivamente diradati, lasciando la giusta distanza tra le plantule.

Un trucco utile consiste nel mischiare sabbia ai semi, così cadranno meno fitti e si ridurrà il diradamento necessario. Le carote si seminano per fila, mai a spaglio, per agevolare sarchiature e rincalzi tra i solchi. Le file vanno distanziate di 25-30 cm, mentre sulla fila le piantine devono stare a 6-8 cm l’una dall’altra.

Una consociazione molto utile è quella con la semina della cipolla: le due colture si proteggono reciprocamente dai parassiti. Nell’orto biologico si possono alternare file di carote distanti 60-70 cm tra loro con filari di cipolle intercalari.

In sintesi, per la semina delle carote è importante tracciare solchi poco profondi, distribuire i semi piccoli in modo non eccessivamente fitto, prevedendo un successivo diradamento delle plantule. Con questi accorgimenti si favorisce una nascita uniforme e si ottiene un raccolto abbondante di radici sane e ben conformate.

Cosa fare dopo la semina delle carote

Dopo la semina delle carote, è importante tenere sotto controllo le erbe infestanti, sarchiando frequentemente a mano vicino ai semi o utilizzando la zappa tra le file. Questo evita la concorrenza di piante indesiderate, dato il lento germogliare delle carote.

Una volta spuntate le piantine, bisogna diradarle se risultano troppo fitte, lasciando uno spazio di almeno 5 cm tra l’una e l’altra. Il diradamento si effettua quando la parte aerea è alta 3-4 cm.

Successivamente si può procedere con un leggero rincalzo, interrando parzialmente le radici che emergono, per evitare che verdeggiano se esposte alla luce. Inoltre, è utile smuovere il terreno tra le file con la zappa, per mantenerlo soffice attorno alle radici in accrescimento.

L’irrigazione delle carote non richiede grandi quantità d’acqua. Basta bagnare quando il terreno è secco, stando attenti a non creare ristagni dannosi.

È interessante sapere che la carota trae beneficio dalla consociazione con la cipolla: le due piante si proteggono reciprocamente dagli attacchi di parassiti specifici. Meglio invece evitare di far precedere o seguire la carota con cavoli, asparagi o altre colture di carota.

Quando e come si possono raccogliere le carote seminate?

La raccolta delle carote può avvenire dopo circa 3 mesi dalla semina. Tuttavia, il momento migliore può variare a seconda della varietà coltivata e delle condizioni climatiche.

In generale, le carote sono mature quando la parte aerea ingiallisce e dissecca. A questo punto, le radici avranno raggiunto le dimensioni ottimali, con una polpa tenera e dolce. La maturazione può essere verificata anche tastando delicatamente il terreno attorno alla radice che dovrà risultare ingrossata.

Per raccogliere le carote, si afferra la parte aerea e si estrae con cautela la radice tirando verso l’alto. È importante evitare di spezzarle sottoterra. Le foglie vanno tagliate, lasciando circa 2-3 cm dalla radice.

Le carote raccolte vanno subito lavate e conservate in frigorifero, meglio se non lavate ma solo spazzolate. In questo modo si conservano croccanti per diversi giorni. Oppure possono essere congelate crude per uso futuro.

Con una corretta raccolta e conservazione, è possibile gustare fino alla primavera successiva le carote coltivate nell’orto, apprezzandone tutte le proprietà nutritive e il sapore dolce e aromatico.

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