Tra le piante da interno più decorative e adatte per arredare con stile moderno gli ambienti domestici, spicca sicuramente la Sansevieria. Con il suo portamento eretto e slanciato questa pianta tropicale è perfetta per dare carattere agli appartamenti contemporanei, senza ingombrare.
Le foglie coriacee dalla forma lanceolata o cilindrica, che possono superare il metro di altezza, donano un tocco architettonico all’arredamento. I colori variegati, che vanno dal verde scuro al giallo, passando per splendide varietà striate, impreziosiscono gli interni.
La specie più diffusa è la Sansevieria trifasciata, ma anche la Sansevieria cylindrica dal portamento colonnare è perfetta per creare angoli tropicali negli appartamenti moderni. La crescita è lenta ma costante ed la pianta è molto longeva.
In sintesi, per chi cerca una pianta d’appartamento decorativa, facile da coltivare e capace di caratterizzare l’arredo in stile moderno, la sansevieria è la scelta ideale.
Come coltivare la Sanseveria in casa
La Sansevieria è una pianta facile da coltivare in appartamento e non necessita di particolari cure. Per quanto riguarda le annaffiature, è sufficiente bagnare ogni 5-7 giorni in estate, allungando a 2 settimane d’inverno. L’importante è inumidire appena il substrato, evitando ristagni. Le foglie carnose non gradiscono troppa umidità, quindi è bene non effettuare spruzzature fogliari.
Di tanto in tanto è utile spolverare delicatamente le foglie per rimuovere il deposito di polvere. Da maggio a settembre la Sansevieria può essere collocata anche in balcone o giardino, purché in posizione ombreggiata.
In casa va tenuta lontana da fonti di calore dirette come termosifoni, che possono danneggiare le foglie. Allo stesso modo, evitare di posizionarla in zone soggette a correnti fredde d’inverno. Luminosità moderata e temperature sui 20°C sono l’ideale per questa pianta rustica e poco esigente, che non teme il caldo estivo se messa al riparo dal sole cocente.
Come propagare la sansevieria
La Sansevieria si presta facilmente alla propagazione per talea, sia nel terreno che in acqua. Per ottenere nuove piantine si possono prelevare porzioni di fusto provviste di almeno 2-3 foglie e interrarle per 2/3 della lunghezza in vasetti con terriccio universale e sabbia.
Le talee vanno tenute in posizione ombreggiata, con il terreno inumidito e nebulizzazioni fogliari quotidiane. In questo modo si formeranno nuove radici nel giro di poche settimane. In alternativa, si possono mettere le talee direttamente in acqua, cambiandola regolarmente. Anche in questo caso è importante garantire ambienti ombreggiati e umidi.
Con la propagazione per talea è possibile moltiplicare facilmente la pianta, ottenendo nuovi esemplari geneticamente identici alla pianta madre a costo zero. In poco tempo si potranno decorare altri angoli della casa con eleganza.
Come non far morire la sansevieria?
La Sansevieria è una pianta particolarmente resistente, tuttavia esiste un errore che può risultare fatale: annaffiature eccessive. Questa pianta predilige terreni asciutti ed è molto sensibile ai ristagni idrici. Prima di bagnare nuovamente, è indispensabile attendere che il substrato si sia completamente prosciugato, altrimenti si rischia il marciume delle radici.
In inverno la Sansevieria può trascorrere anche 6-8 settimane senza annaffiature, grazie alle sue riserve d’acqua nelle foglie succulente. Meglio quindi evitare le innaffiature superflue quando le temperature si abbassano.
Come far crescere velocemente la sansevieria?
Per favorire una crescita rigogliosa della Sansevieria è importante rispettare alcune semplici accortezze. Innanzitutto, la pianta va rinvasata ogni 2-3 anni in un contenitore di dimensioni leggermente superiori, preferibilmente in primavera.
Il rinvaso permette alle radici di svilupparsi al meglio nel nuovo substrato. Inoltre, è bene pulire periodicamente le foglie con un panno umido, per rimuovere polvere e sporco che possono compromettere la fotosintesi.
La Sansevieria predilige posizioni luminose ma teme i raggi diretti del sole: meglio collocarla in zone ben illuminate ma non a contatto con vetrate e finestre.
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