Oggi vi parlo di un argomento molto importante quando si coltiva l’aloe vera in vaso: il rinvaso. Dopo un certo periodo di tempo, le piante tendono a svilupparsi sempre di più e le radici possono riempire completamente il vaso originale.
È quindi fondamentale trasferire la pianta in un contenitore più grande per consentirle di crescere al meglio. Molti però si chiedono quando sia il momento giusto. Stiamo per scoprirlo insieme ad altri utili accorgimenti! L’aloe va rinvasata generalmente ogni 1-2 anni per piante normali, oppure quando le radici escono dai fori di drenaggio sul fondo del vaso.
Assicuriamoci di avere a disposizione un vaso più capiente e un buon terriccio. In questo modo la pianta avrà lo spazio necessario per crescere rigogliosa e produrre nuove foglie!
- Quando è il momento giusto per rinvasare l'aloe
- Come scegliere il nuovo vaso per l'aloe vera
- Qual è il terriccio ideale per rinvasare l'aloe
- Come estrarre la pianta di aloe dal vaso vecchio
- Come dividere e rinvasare i polloni di aloe
- Irrigazione e concimazione dopo il rinvaso
- Dove posizionare la pianta di aloe dopo il rinvaso
- Errori da evitare nel rinvasare l'aloe
- Come adattare l'aloe al nuovo vaso
- Consigli per far attecchire l'aloe rinvasata
- Cura dell'aloe vera dopo il rinvaso
Quando è il momento giusto per rinvasare l’aloe
Come dicevamo, il periodo standard per rinvasare l’aloe vera è ogni 1-2 anni. Tuttavia, esistono alcuni indicatori che ci permettono di capire se la pianta è pronta per il trapianto anche prima di queste scadenze: se le foglie della base appaiono gialle o marcie, probabilmente le radici hanno esaurito lo spazio nel vaso attuale.
Un altro segnale è il rallentamento nella crescita di nuove foglie: ciò può dipendere dal terriccio ormai “strozzato”. Ma l’indizio più evidente è vedere se le radici stanno uscendo dai fori di drenaggio sul fondo. A quel punto è arrivato sicuramente il momento di intervenire, per poter continuare a godere di una pianta di aloe sana e rigogliosa!
Come scegliere il nuovo vaso per l’aloe vera
Passiamo ora alla scelta del contenitore giusto per il rinvaso. Un aspetto molto importante da considerare è naturalmente le dimensioni: il vaso deve essere grande almeno il doppio di quello precedente, per dare adeguato spazio alle radici di espandersi. L’altezza ideale è tra i 20-30 cm, mentre per il diametro si può optare per contenitori da almeno 30 cm.
Per quanto riguarda i materiali, i vasi in plastica, terracotta o fibrocemento sono le scelte più indicate, poiché traspiranti e drenanti. Meglio evitare il vetro che non traspira. Un altro fattore da non sottovalutare è la presenza di fori sul fondo, indispensabili per eliminare ristagni idrici. Con questi accorgimenti avremo cura del benessere della nostra amica aloe vera!
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Qual è il terriccio ideale per rinvasare l’aloe
Oltre al vaso, è fondamentale scegliere correttamente anche il terriccio. L’aloe vera cresce molto bene in suoli drenanti, ricchi di sostanze nutritive ma non eccessivamente fertili. Il terriccio perfetto è dunque quello universale per piante grasse, arricchito da humus di lombrichi o di foglie. Si tratta di un terriccio leggero, con buona capacità di ritenzione idrica ma altrettanto buon drenaggio.
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Evitare assolutamente i terricci argillosi pesanti che possono causare marciumi alle radici. Per rinvasare, riempire il nuovo vaso lasciando un paio di centimetri liberi in alto, in modo che l’acqua non ristagni. Sollevare poi delicatamente la pianta e le radici dal vecchio terriccio, cercando di non danneggiarle, e sistemarle nel nuovo contenitore. A questo punto si può procedere con il trapianto!
Come estrarre la pianta di aloe dal vaso vecchio
Prima di tutto, posizioniamo un grande vassoio o un telo di plastica sotto il vaso, per contenere i residui di terra caduti dopo l’estrazione. Inumidiamo il terriccio intorno alle radici, in modo che si comprima leggermente facilitando l’operazione. Poi, cingerremo il gambo con una mano mentre con l’altra cercheremo di svuotare il vaso dal terriccio, facendolo cadere poco a poco.
Se necessario, possiamo aiutarci con uno strumento delicato come un cucchiaino da giardino, facendo attenzione a non danneggiare le radici. Una volta svuotato, solleviamo con cautela tutto il fittone di radici recuperando l’intera pianta. A questo punto possiamo procedere al trapianto nel nuovo contenitore.
Come dividere e rinvasare i polloni di aloe
Durante la crescita, l’aloe può formare dei polloni laterali sul colletto. Questi si possono staccare e rinvasare separatamente, moltiplicando così le piante. Per dividere i polloni, aspettiamo che abbiano raggiunto almeno 5-8 cm di altezza e abbiano sviluppato radici proprie visibili. Tagliamo quindi il fusto del polloncino con un coltello affilato e snodato, cercando di prendere anche un pezzetto di radici della pianta madre.
Ora prendiamo dei piccoli vasetti e riempiamoli con terriccio universale per piante grasse. Sistemiamo ciascun polloncino nel suo contenitore facendo passare le radici nel terriccio, quindi copriamole leggermente. Innaffiamo e mettiamo in penombra, avendo cura di annaffiare poco all’inizio evitando ristagni.
Irrigazione e concimazione dopo il rinvaso
Terminato il rinvaso, è fondamentale fornire le giuste cure alla pianta nei giorni successivi. Per l’irrigazione, evitiamo di bagnare le foglie ma concentriamoci sul terriccio, inumidendolo leggermente tutti i giorni per la prima settimana. Successivamente passeremo a irrigazioni mensili facendo attenzione agli eventuali ristagni, dannosi per le radici. L’aloe cresce bene anche in condizioni di lieve semiaridità.
Per quanto riguarda la concimazione, non è indispensabile dopo il trapianto a meno che il nuovo terriccio non sia povero. Dopodiché, da aprile a settembre, basterà un concime liquido nelle irrigazioni un paio di volte al mese. Assicuriamoci di usare sempre prodotti specifici per piante grasse e di rispettare le dosi consigliate, onde evitare di danneggiare l’apparato radicale.
Dove posizionare la pianta di aloe dopo il rinvaso
Per far ambientare al meglio l’aloe nel nuovo vaso, scegliamo una zona luminosa ma non esposta al pieno sole diretto, almeno per le prime due settimane. L’aloe apprezza una posizione in penombra o a mezz’ombra con almeno 6 ore di luce al giorno. Ricordiamoci però che le posizioni troppo ombreggiate possono far rallentare la crescita.
Evitiamo inoltre correnti d’aria che potrebbero desiccare le foglie. Un posto riparato all’interno o sul balcone è ideale. Per quanto riguarda le temperature, l’aloe cresce bene tra i 13-27°C; in inverno possiamo portarla all’interno se scendiamo sotto lo zero.
Errori da evitare nel rinvasare l’aloe
Uno degli errori più comuni è non rispettare i tempi giusti per il rinvaso, lasciando la pianta troppo a lungo nel vecchio vaso. Questo causa marciumi radicali e rallentamenti nella crescita. Anche utilizzare un contenitore troppo piccolo comporta il ristagno di acqua e aria, con conseguenze negative.
Scegliere un terriccio pesante e argilloso invece di quello drenante è controproducente, così come non sterilizzare gli attrezzi da giardino che potrebbero veicolare parassiti. È importante non rovinare le radici durante l’estrazione e maneggiare la pianta con delicatezza senza strappare foglie o fusti. Un ultimo errore è l’eccesso di annaffiature prima del completamento dell’adattamento.
Come adattare l’aloe al nuovo vaso
Per far adattare al meglio l’aloe al nuovo vaso, nei primi giorni evitiamo di esporla pienamente alla luce, lasciandola in penombra. Solo successivamente aumenteremo gradualmente l’esposizione. Teniamola lontana da correnti per non farla seccare e limitiamo le annaffiature, bagnando il terriccio a fondo solo quando inizia ad asciugarsi.
Questi piccoli accorgimenti le permetteranno di ambientarsi con calma al nuovo contenitore senza stress. Tra 2-3 settimane potremo tornare alle normali abitudini di luce e acqua di prima del rinvaso. Controlliamo che non rimangano ristagni e che non si verifichino attacchi parassitari. Con pazienza e attenzione supererà al meglio il trapianto.
Consigli per far attecchire l’aloe rinvasata
Ecco alcuni suggerimenti utili per far attecchire bene l’aloe vera dopo il rinvaso. Nei primi tempi limitiamo l’esposizione al pieno sole con annaffiature moderate per non stressare troppo la pianta. Quando innaffiamo, preferiamo farlo al mattino presto o nel tardo pomeriggio ed evitiamo i ristagni idrici che possono far marcire le radici.
Dopo 2-3 settimane aumentiamo gradualmente la luce solare. Potremo concimare una volta radicata utilizzando liquido per piante grasse diluito. Controlliamo che non secchino le foglie basse, spruzzando acqua con nebbia. Con queste attenzioni l’aloe formerà nuovo apparato radicale e ricomincerà a crescere rigogliosa.
Cura dell’aloe vera dopo il rinvaso
Tornata a splendere nel nuovo vaso, manteniamo le normali cure per far stare bene la nostra pianta. L’irrigazione andrà fatta una volta alla settimana, utilizzando acqua a temperatura ambiente deposta sul terriccio in modo che assorba lentamente. Attenzione a non bagnare le foglie che potrebbero marcire. Concimiamo ogni 15 giorni da maggio a settembre con fertilizzante diluito per esigenze specifiche.
Assicuriamoci che ci sia adeguato drenaggio dei liquidi in eccesso dal fondo. Cambiamo il terriccio una volta l’anno. Nel periodo invernale, rallentiamo la concimazione e manteniamo temperatura interne di 15-18°C. Seguiamo questi accorgimenti e la nostra aloe resterà sempre rigogliosa!
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