Raccolta mandorle, come e quando farla

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La raccolta delle mandorle va effettuata tra agosto e settembre, quando i frutti risultano completamente maturi e si staccano facilmente dalla pianta. I metodi principali sono la raccolta manuale, la brucatura con pertiche o la vibrazione meccanica del tronco. Dopo la raccolta è importante eseguire una corretta essiccazione e conservazione.

Dopo aver piantato e coltivato con successo un mandorlo seguendo utili consigli sulla messa a dimora e le cure colturali, è arrivato il momento tanto atteso della raccolta delle mandorle. Questa fase è molto importante perché il modo in cui si raccoglie, lavora e conserva il raccolto influenza notevolmente la qualità e la quantità di frutti che si potranno gustare provenienti dall’albero.

Per questo motivo, è fondamentale conoscere le migliori tecniche di raccolta, essiccazione e conservazione di questo prezioso frutto. Gli esperti consigliano di raccogliere le mandorle quando sono completamente mature, solitamente tra agosto e settembre a seconda della varietà e delle condizioni climatiche.

I frutti maturi si staccano facilmente dal ramo quando vengono leggermente scossi. Bisogna prestare attenzione a non danneggiare il mallo durante la raccolta e il trasporto. Le mandorle appena raccolte vanno fatte essiccare rapidamente, distendendole in un luogo ben areato e al riparo dalla luce solare diretta.

In questo modo si evita lo sviluppo di muffe e la formazione di macchie scure sulla superficie. Infine, per una conservazione ottimale è consigliabile tenere le mandorle essiccate in contenitori ermetici, in un ambiente fresco e asciutto.

Periodo di raccolta delle mandorle

Il momento giusto per raccogliere le mandorle è quando raggiungono la piena maturazione sulla pianta, di solito tra agosto e settembre. Il periodo può tuttavia variare in base alla cultivar e alle condizioni climatiche locali. Le varietà precoci vengono raccolte già da metà agosto, mentre quelle tardive anche in ottobre.

Per capire se le mandorle sono pronte, basta osservare il mallo, ovvero il rivestimento esterno del seme. Quando il mallo si apre e il guscio legnoso dell’amandro appare marrone scuro, significa che la maturazione è completa. A questo punto, basta una leggera percussione o scuotimento del ramo per fare cadere le mandorle mature nelle reti sottostanti.

Raccogliere poco prima della completa maturazione non consente di ottenere frutti di qualità. Al contrario, un ritardo eccessivo comporta la cascola spontanea del prodotto, con conseguenti perdite. Per questo è importante monitorare attentamente la maturazione per individuare il momento perfetto per la raccolta. Solo così si possono ottenere mandorle sane, gustose e abbondanti.

Come raccogliere le mandorle dall’albero

La raccolta delle mandorle è un’operazione delicata che richiede attenzione per non danneggiare i frutti e comprometterne la qualità. Esistono diverse tecniche di raccolta tra cui scegliere in base alle proprie esigenze e possibilità. In generale, la raccolta può essere effettuata manualmente, scuotendo i rami e facendo cadere le mandorle in apposite reti stese sul terreno, oppure attraverso l’utilizzo di macchinari scuotitori che fanno vibrare i tronchi provocando la cascola dei frutti.

Prima della raccolta, è bene preparare il terreno sotto la chioma sistemando teli o reti resistenti per raccogliere le mandorle. Bisogna poi attendere la completa maturazione, controllando periodicamente lo stato dei frutti. La raccolta va eseguita con delicatezza per non danneggiare i rami. Le mandorle raccolte vanno rapidamente essiccate e lavorate per garantirne qualità e conservabilità.

In definitiva, raccogliere al momento giusto, con la tecnica adeguata e trattare correttamente il prodotto sono aspetti fondamentali per preservare le ottime caratteristiche delle mandorle appena colte.

Come raccogliere le mandorle con l’utilizzo delle reti

La raccolta delle mandorle con le reti è il metodo più diffuso per i piccoli produttori. Consiste nello stendere apposite reti sotto la chioma dell’albero in modo da raccogliere i frutti che cadono. Le reti devono essere sufficientemente ampie da coprire l’intera proiezione della chioma ed essere ben tese e fissate al suolo ai 4 angoli, per evitare che le mandorle rimbalzino fuori.

Quando le mandorle risultano mature, si procede scuotendo vigorosamente i rami con appositi perticati o aste, facendo attenzione a non danneggiarli. In alternativa, si possono colpire leggermente i rami con oggetti di gomma. Le mandorle cadranno sulle reti sottostanti. L’operazione va ripetuta quotidianamente, scuotendo diversi rami fino a raccogliere tutta la produzione.

Rispetto ad altri metodi, la raccolta con le reti richiede più tempo e lavoro, ma consente di ottenere un prodotto integro e di ottima qualità. Inoltre, non necessita di particolari macchinari.

Come raccogliere le mandorle manualmente

La raccolta manuale è il metodo tradizionale ancora molto diffuso per la raccolta delle mandorle. Si esegue senza l’ausilio di macchinari, semplicemente staccando a mano i frutti dalla pianta.

Per procedere alla raccolta manuale, si attende che le mandorle raggiungano la piena maturazione e si stacchino facilmente al minimo tocco. Salendo su apposite scale o piattaforme, si raccolgono le mandorle mature girando attorno alla chioma e staccando delicatamente i frutti singolarmente o a piccoli grappoli. Man mano che si colgono, le mandorle vanno riposte con cura in appositi contenitori da tenere all’ombra.

Questo metodo, sebbene richieda molta manodopera, permette un controllo e una selezione accurata dei frutti, consentendo di raccogliere solo quelli integri e perfettamente maturi. Inoltre, evita eventuali danni da impatto che si possono verificare con i sistemi meccanizzati. Per questo motivo, la raccolta manuale è particolarmente indicata quando si vuole ottenere un prodotto di altissima qualità.

Come raccogliere le mandorle con lo scuotitore

Per raccogliere le mandorle da alberi di grandi dimensioni, la soluzione più rapida ed efficiente è l’utilizzo di scuotitori meccanici. Si tratta di macchinari costituiti da un telaio dotato di lunghi bracci vibranti che, applicati al tronco, trasmettono forti vibrazioni alla chioma.

Queste vibrazioni fanno staccare contemporaneamente tutti i frutti maturi, che cadono sulle reti distese a terra intorno all’albero. Gli scuotitori possono essere portatili, trainati da un trattore, oppure montati su speciali macchine semoventi. I modelli più grandi riescono a raccogliere centinaia di kg di mandorle al giorno.

Rispetto ai metodi manuali, lo scuotitore accelera enormemente i tempi di raccolta e riduce la manodopera. Tuttavia, una regolazione non ottimale può causare danni ai rami o immaturità dei frutti. Per questo è importante tarare bene l’intensità di vibrazione in base alle caratteristiche dell’albero. Complessivamente, lo scuotitore rimane un valido aiuto per raccogliere velocemente grandi quantità di prodotto mantenendo alta qualità.

Trattamento delle mandorle post raccolta

Una volta raccolte le mandorle, è importante eseguire una prima asciugatura all’ombra, distendendole in strati sottili in locali ben areati, per portare l’umidità al 6-7% nel giro di pochi giorni. Questo evita lo sviluppo di muffe e marcescenze.

Successivamente, va effettuata la smallatura, ovvero la rimozione del mallo, il rivestimento esterno che avvolge il guscio legnoso. Questa operazione può essere svolta manualmente per quantitativi ridotti, battendo leggermente le mandorle con un bastone di legno. Per volumi maggiori, si utilizzano apparecchi meccanici chiamati sgranatrici o tamburi smallatori.

Una volta rimosso il mallo, le mandorle vanno nuovamente distese ad asciugare per qualche giorno. A questo punto si procede con l’essiccazione vera e propria, che abbassa l’umidità al 5-6%, fondamentale per una buona conservabilità. L’essiccazione avviene in essiccatoi ventilati a 35-40°C per 10-15 ore.

Un accurato trattamento post raccolta, con una prima asciugatura, smallatura ed essiccazione mirata, permette di ottenere mandorle perfettamente conservabili, preservandone intatte le proprietà qualitative.

Come conservare le mandorle

Per conservare correttamente le mandorle ed evitare deterioramenti è importante adottare alcuni accorgimenti. Innanzitutto, le mandorle devono essere completamente secche, con un contenuto di umidità inferiore al 6%. Un’essiccazione spinta è fondamentale per impedire la proliferazione di funghi e muffe. Le mandorle essiccate vanno poi riposte in contenitori ermetici, preferibilmente in vetro o latta, che non trasmettano umidità.

I contenitori vanno riempiti completamente per limitare la presenza d’aria e vanno tenuti in un ambiente fresco, asciutto e buio, con temperature intorno ai 15°C. Le basse temperature rallentano i processi metabolici e il deterioramento dei grassi. Attenzione però a non scendere sotto i 10°C per evitare che le mandorle possano assorbire umidità e avere cattivi odori.

Ogni 2-3 mesi è bene controllare le condizioni del prodotto, verificando che non vi siano segni di umidità, ingiallimento o presenza di insetti. Se necessario, rimuovere le mandorle danneggiate. Con un corretto processo di conservazione le mandorle mantengono intatte le qualità per 8-12 mesi. Superati i 15-18 mesi tendono a perdere fragranza e sapore.

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