Quando si piantano i mirtilli, come si seminano e quando avviene la raccolta dei frutti

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coltivare i mirtilli

I semi vanno messi in stratificazione prima della semina vera e propria, interrandoli poi in superficie in primavera. Le giovani piantine, una volta cresciute dopo un anno circa, possono essere trapiantate a dimora in autunno, preparando buche nel terreno miscelato con torba e concime organico. Dopo il trapianto è importante irrigare spesso per favorire l’attecchimento. In poco tempo, seguendo questi semplici passaggi, si potranno avere rigogliosi cespugli di mirtillo pronti a regalare gustose e salutari bacche viola!

La pianta del mirtillo è un arbusto perenne appartenente alla famiglia delle Ericaceae, originario dell’Europa settentrionale e dell’Asia. La specie più conosciuta è il Vaccinium myrtillus, noto anche come mirtillo nero, ma esistono anche varietà di mirtillo rosso e di mirtillo giallo.

I mirtilli sono caratterizzati da piccole foglie verdi e da piccoli fiori bianchi o rosa che sbocciano in primavera. Il frutto, di colore blu scuro, è molto apprezzato per il suo gusto acidulo e per le sue proprietà benefiche.

La pianta del mirtillo è facile da coltivare e può essere coltivata sia in piena terra che in vaso anche da talea. Decorativo e gustoso, il cespuglio di mirtilli è un arbusto facile da coltivare in giardino o in un grande vaso sul balcone. Con poca manutenzione, vi riempirà di deliziosi mirtilli durante l’estate…

Si consiglia di piantare in autunno, tra ottobre e novembre, per favorire la radicazione e quindi la ripresa vegetativa. Si può anche piantare in primavera, avendo cura di annaffiare più generosamente il primo anno.

Il mirtillo viene piantato come pianta da brughiera e quindi in un terreno acido. Se vuoi maggiori specifiche come e quando si piantano i mirtilli, continua la lettura.

Clima ideale ed esposizione solare per la coltivazione dei mirtilli

mirtilli sono una coltivazione che necessita di un clima e di un’esposizione adeguati per una crescita ottimale e produttiva. Queste piante prediligono un clima fresco e umido, tipico delle zone montane e collinari. Resistono a temperature minime anche di -20°C, mentre mal sopportano il caldo e la siccità eccessivi.

L’ambiente ideale per i mirtilli è la montagna o la collina, con elevata piovosità estiva e inverni rigidi. Per quanto riguarda l’esposizione, i mirtilli devono essere coltivati in pieno sole. Posizioni ombreggiate o semi-ombreggiate ne limitano fortemente la produttività.

I pendii rivolti a nord, che garantiscono un’ottima illuminazione solare, rappresentano l’ideale. Scegliendo ambienti e siti dal clima fresco-umido e dalla piena esposizione al sole, è possibile ottenere raccolti abbondanti e di elevata qualità da queste preziose bacche.

Specifiche di coltivazione

  • PH Terreno: 4,5 – 5,0
  • Sole: Pieno
  • Tipologia Terreno: Drenato
  • Raccolto: Maggio – Agosto

Come e quando si seminano i semi di mirtillo

La semina dei mirtilli è un processo che richiede attenzione, in quanto i semi di questa pianta necessitano di alcuni accorgimenti per germinare correttamente. Innanzitutto, i semi vanno posti a stratificazione per 30-60 giorni a 1-5°C prima della semina vera e propria. Ciò serve a rompere la dormienza. Stratificare significa porre i semi tra strati di materiale umido e poroso, come torba o sabbia.

Una volta completata la stratificazione, in primavera si procede con la semina in semenzaio o direttamente a dimora. I semi vanno interrati molto superficialmente, ad una profondità di 1-2 mm. Il terreno deve essere mantenuto umido con irrigazioni leggere e frequenti. La germinazione avviene nell’arco di 15-60 giorni. Le giovani piantine vanno trapiantate l’anno successivo, una volta raggiunti i 15-25 cm di altezza.

Come e quando trapiantare le piantine di mirtillo

Il periodo migliore per mettere a dimora le piantine va da settembre fino a maggio, evitando accuratamente i mesi con possibili gelate che potrebbero danneggiarle.

Prima del trapianto vero e proprio, bisogna preparare con cura il terreno dove andranno messe a dimora le piantine, scavando buche profonde nel quale mescolare la terra con torba e humus di lombrico. Questo serve a rendere il terreno più acidulo, condizione ideale per la crescita rigogliosa dei mirtilli.

Per ogni piantina, la distanza da rispettare sulla fila dev’essere di almeno 1 metro, mentre tra le file si devono prevedere circa 2 metri e mezzo, per consentire il pieno sviluppo dei cespugli.

Subito dopo aver sistemato la giovane pianta nella buca, è necessario bagnarla a fondo e continuare ad irrigarla con regolarità nelle prime tre settimane dopo il trapianto, in modo da favorire l’attecchimento nel nuovo terreno.

Come coltivare i mirtilli in vaso

La coltivazione del mirtillo in vaso è possibile, anche se su balconi e terrazzi non si possono ottenere production abbondanti come nell’orto. L’importante è scegliere un vaso ampio, con un diametro minimo di 30 cm, e utilizzare un terriccio specifico per piante acidofile.

Fondamentale è garantire le giuste irrigazioni: il terreno deve essere mantenuto umido ma non eccessivamente bagnato, quindi le annaffiature devono essere frequenti ma moderate. Per favorire il drenaggio, sul fondo va posizionato uno strato di argilla espansa.

Almeno una volta all’anno va eseguita una concimazione con fertilizzanti specifici, per fornire i nutrienti necessari. Pur non potendo contare su una produzione abbondante, coltivare il mirtillo in vaso consente di ottenere piccole quantità di frutti da gustare, oltre a poter ammirare la bellezza decorativa di questa pianta.

Irrigazione e concimazione della coltivazione di mirtilli

Queste piante necessitano di un apporto idrico costante, evitando i ristagni. Nei primi anni di impianto sono consigliate irrigazioni settimanali in assenza di piogge. In seguito basta intervenire in occasione di lunghi periodi siccitosi. Il metodo migliore è quello a goccia, che consente di distribuire l’acqua in modo uniforme.

La concimazione deve fornire i nutrienti essenziali come azoto, fosforo e potassio. È fondamentale l’apporto di sostanza organica tramite letame ben maturo o compost, che contribuisce a migliorare la struttura del terreno. Ogni 2-3 anni si possono distribuire concimi ternari o quaternari specifici per mirtillo.

Una corretta gestione di irrigazione e concimazione permette di ottenere piante di mirtillo sane e produttive. L’equilibrio idrico e nutrizionale è un fattore chiave per la buona riuscita di questa coltivazione.

Raccolta e conservazione dei mirtilli coltivati

La raccolta dei mirtilli è un momento molto atteso e delicato che necessita di alcuni accorgimenti.

I frutti maturano tra luglio e settembre, in base alla varietà. Vanno colti quando raggiungono il tipico colore blu-violaceo, staccandoli con cura per non danneggiare la pianta. È preferibile raccoglierli al mattino, quando sono più turgidi.

Una volta raccolti, per una migliore conservazione è consigliabile non lavarli subito, ma solo poco prima del consumo, asciugandoli delicatamente per non rovinare la pruina. Si possono tenere in frigo per 4-5 giorni al massimo.

Per periodi più lunghi, una valida soluzione è la surgelazione in sacchetti per alimenti, dopo averli distesi su vassoi senza sovrapporli e congelati singolarmente. In questo modo si mantengono per diversi mesi.

Anche la disidratazione è un sistema efficace: i mirtilli vanno stesi su griglie e fatti essiccare per 12-24 ore in forno ventilato a 50°C. Si conservano a lungo in contenitori ermetici e al riparo dalla luce.

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