Con l’arrivo dei primi freddi autunnali, inizia la raccolta di uno dei frutti più gustosi e benefici di questa stagione: il kaki. Originario dell’Estremo Oriente, il kaki, noto anche come caco, è un frutto dal sapore dolce e vellutato, dall’intenso colore arancione o rosso brillante.
Ricco di antiossidanti e sali minerali, il kaki vanta proprietà nutrizionali e curative che lo rendono prezioso per il nostro organismo. Ma per godere appieno del suo sapore zuccherino e dei suoi nutrienti, è importante raccogliere i frutti al momento giusto di maturazione.
In questa guida analizzeremo nel dettaglio i segnali da osservare per capire quando i kaki sono pronti per essere colti. Scopriremo quali sono le caratteristiche del frutto maturo, il periodo migliore della raccolta, nonché alcuni consigli utili per conservarli dopo la raccolta.
Periodo di raccolta dei kaki
Il momento ottimale per raccogliere i kaki va dalla fine di settembre fino ai primi freddi invernali di novembre. Ogni varietà ha la sua precisa epoca di maturazione. In linea generale, la raccolta può iniziare quando i frutti assumono il caratteristico colore della buccia, che vira dal verde al giallo o all’arancione a seconda della specie. Al tatto i kaki devono risultare morbidi ma non troppo molli.
Prima di staccare i frutti, accertarsi che abbiano completato la maturazione sull’albero, poiché non tutti i kaki maturano bene se raccolti acerbi. Meglio raccoglierli con del picciolo integro, ruotandoli delicatamente per distaccarli dal ramo.
I kaki raccolti vanno riposti con cura in cassette o contenitori imbottiti, senza ammucchiarli, e conservati in un ambiente fresco e asciutto. Si possono tenere in frigo o in cantina anche per 1-2 mesi.
Come raccogliere i kaki e attrezzi utili
Per raccogliere i kaki in modo corretto, senza danneggiare i frutti, è bene utilizzare alcuni semplici attrezzi e seguire piccole accortezze. Innanzitutto, è preferibile raccogliere i kaki a mano, ruotandoli delicatamente e staccandoli dal ramo con l’intero picciolo integro. In alternativa si possono usare delle forbici da potatura ben affilate, tagliando il peduncolo senza lesionare il frutto.
I kaki vanno quindi riposti con cura in appositi contenitori imbottiti, come cassette di legno o plastica con protezioni in cartone o spugna. Ciò evita che i frutti, molto delicati, subiscano urti o compressioni. È bene stratificare un solo strato di kaki per contenitore. Se hanno il picciolo, sistemarli in modo che non vi siano contatti tra gambi e buccia che potrebbero causare ammaccature.
Infine, trasportare la cassetta di raccolta con delicatezza e conservarla poi in un luogo fresco, asciutto e poco luminoso.
Come capire se i cachi sono maturi?
Per sapere se i kaki sono pronti per la raccolta, ci sono alcuni segnali importanti da osservare:
- Il colore della buccia deve essere uniforme e corrispondere a quello tipico della varietà, giallo, arancione o rosso intensi. Non devono esserci zone verdi, segno di immaturità.
- La polpa deve ammorbidirsi sotto una leggera pressione delle dita ma non essere troppo molle.
- Sulla parte apicale del frutto dovrebbe comparire un puntino scuro, detto “macchia di maturazione”, chiaro indicatore di maturazione completata.
- Il picciolo deve staccarsi agevolmente ruotando il frutto, non opporre resistenza.
Rispettando questi parametri, avremo la certezza di raccogliere kaki pienamente maturi e gustosi. Piccole eccezioni sono ammesse a seconda della varietà.
Come si fa a far maturare i cachi?
Nel caso si siano raccolti kaki leggermente acerbi, esistono alcuni trucchi per favorirne la maturazione dopo la raccolta:
- Mettere i kaki in un contenitore con mele mature, che rilasciano etilene accelerando la maturazione. Coprire con un panno e controllare ogni 2-3 giorni.
- Avvolgere singolarmente ogni kaki in carta oleata o fogli di giornale, creando una sorta di camera di maturazione.
- Posizionare i kaki acerbi in un sacchetto di carta insieme a una mela matura, richiudendolo. Il contatto ravvicinato favorisce la maturazione.
- Tenere i kaki a temperatura ambiente, tra i 20-25°C. Il calore contribuisce ad ammorbidire la polpa.
Come conservare i cachi non maturi?
A molti sarà capitato di raccogliere con entusiasmo i primi kaki dall’albero, per poi rendersi conto che sono ancora troppo acerbi per essere gustati. Niente paura, esistono alcuni trucchetti infallibili per completare la maturazione dei nostri kaki raccolti un po’ presto! Per prima cosa, mettiamoli in un contenitore insieme a qualche mela matura: l’etilene rilasciato accelererà il processo.
Teniamoli poi a temperatura ambiente, attorno ai 20°C, girandoli di tanto in tanto. E soprattutto ricordiamoci di disporli sempre a testa in giù! Così facendo, in pochi giorni i nostri kaki assumeranno il classico colore brillante e la polpa morbida e zuccherina. E finalmente potremo goderci tutto il loro delizioso sapore!
Come conservare a lungo i cachi?
La raccolta dei kaki è sempre un momento magico, che ci regala frutti dolcissimi e benefici da gustare a lungo. Ma come fare per conservarli al meglio una volta colti? Beh, innanzitutto sistemiamoli con cura uno ad uno, senza ammucchiarli, in un bel contenitore rigido imbottito. Mettiamo poi il tutto in cantina o in un altro ambiente fresco e asciutto.
Ogni tanto diamogli un’occhiata e scartiamo quelli rovinati. Se vogliamo far maturare più velocemente i kaki acerbi, mescoliamoli con qualche mela matura: rilascerà etilene accelerando il processo! In questo modo potremo godere di sapori e proprietà benefiche ancora per settimane.
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