Cari appassionati di giardinaggio, oggi vi parlerò di una delle tecniche di semina più affascinanti ma anche più delicata: quella dei bulbi. Questi rizomi, racchiusi in tuniche protettive, sono in grado di sbocciare in meravigliose fioriture stagionali che rendono i nostri giardini ancora più colorati.
Ma per godere di tale spettacolo è importante sapere quando interrare bulbi come narcissi, tulipani o crochi, in base alla loro tipologia e al periodo di fioritura desiderato. Scopriremo insieme i periodi ideali di semina, come preparare il terreno e qualche trucco per una buona attecchimento.
Non mancheranno poi suggerimenti sulle cure post-impianto e sulla conservazione. Seguendo pochi accorgimenti, potremo ammirare fiori deliziosi in diversi momenti dell’anno!
- I diversi periodi di semina dei bulbi in base al tipo
- Come scegliere il momento giusto per impiantare bulbi primaverili, estivi, autunnali
- La preparazione del terreno per una corretta semina
- Trucchi per aumentare le percentuali di attecchimento
- Cura e manutenzione delle piantine nate dai bulbi
- Modalità di ripiantumazione dei bulbi pluriennali
- I bulbi da piantare in autunno per fioriture precoci
- Consigli per la conservazione dei bulbi non seminati
- L'esposizione ideale per tipologia di bulbo
- Le tecniche alternative all'interramento, come la coltivazione in vaso
I diversi periodi di semina dei bulbi in base al tipo
Esistono diverse tipologie di bulbi che si differenziano per il periodo di fioritura e, di conseguenza, per il momento della semina. I bulbi primaverili, come narcisi e tulipani, vanno interrati in autunno o inverno in modo da permettere la fase di riposo vegetativo.
Quelli estivi, come gli gladioli, vanno piantati in primavera. I bulbi autunnali, come il croco, prediligono la semina in estate. Un caso a sé sono gli acifoli o aglio ornamentale, bulbosi da piantare in autunno-inverno che fioriscono addirittura nella stagione successiva. Per orientarsi, è bene ricordare che il periodo di semina deve anticipare di 4-6 mesi quello di fioritura, per consentire al bulbo di emettere radici e gemme fiorali.
Come scegliere il momento giusto per impiantare bulbi primaverili, estivi, autunnali
Vediamo nel dettaglio quando seminare i principali bulbi. I bulbi primaverili come narcisi e tulipani vanno interrati in autunno-inizio inverno, finché il terreno è lavorabile. I bulbi estivi come gladiolo e agapanto si piantano a marzo-aprile in zone temperate.
I bulbi per fioriture autunnali, come croco e sternbergia, si interrano da giugno ad agosto. Per bulbi caducifogli come l’aciffo, settembre-novembre sono ideali per originare fioriture invernali. Osservare queste indicazioni consentirà di fruire man mano delle diverse fioriture stagionali, seminando ogni tipologia nel periodo ottimale per quella zona.
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La preparazione del terreno per una corretta semina
Per accogliere al meglio i bulbi è fondamentale una corretta preparazione del terreno. Questo dovrà risultare ben drenato e concimato con sostanze organiche alcune settimane prima della semina. Se arido o poco fertile, andrà rigerminato con humus o letame maturo per fornire i nutrienti necessari alla crescita dei rizomi.
Per facilitare la loro messa a dimora, è buona norma scavare circa il doppio dello spessore del bulbo sia in profondità che in larghezza. La semina andrà effettuata disponendo ordinatamente i bulbi e ricoprendoli con il terreno precedentemente preparato, dopo averlo smuovendo con cura per evitare tasche d’aria dannose.
Trucchi per aumentare le percentuali di attecchimento
Piccoli accorgimenti possono migliorare notevolmente l’attecchimento dei bulbi. In fase di semina, è consigliabile periodicamente annaffiare per permettere il consolidamento del terreno attorno al bulbo. Dopo la germinazione, versare uno spruzzo d’acqua leggermente fertilizzato due volte a settimana, aumentando le irrigazioni in caso di siccità prolungata.
Quando le foglie appaiono, intervenire con concimazione a base di potassio e fosforo per ottimizzarne lo sviluppo. Controllare che la zona non ristagni e, in presenza di erbe infestanti, estirparle per evitare competizione. Con una buona idratazione e nutrizione, le percentuali di attecchimento saranno elevate.
Cura e manutenzione delle piantine nate dai bulbi
Dopo la fioritura dei bulbi occorre curare le nuove piantine perché crescano sane in vista della fioritura successiva. Per i bulbi rizomatosi come tulipani e narcisi, ad esempio, è consigliabile non toccare le foglie ingiallite fino a completa disseccazione. Successivamente, poterle con delicatezza per permettere la formazione di nuovi bulbetti.
Per gli gladioli, dopo la fioritura eliminare i fusti secchi a filo del terreno. Per crochi e stella alpina, che fioriscono precocemente, evitare in estate annaffiature e concimazioni, per non pregiudicarne il riposo vegetativo. Con una manutenzione oculata favoriremo rigogliose fioriture future!
Modalità di ripiantumazione dei bulbi pluriennali
Alcuni bulbi come tulipani, narcisi e collepie fioriscono per diversi anni se correttamente conservati e ripiantati. Trascorso il periodo di fioritura, è consigliabile lasciar trascorrere l’estate per consentire la formazione di nuovi bulbi. In autunno, scavare con cautela la zona estrando con il residuo terriccio anche i bulbi vecchi ormai stremati.
Eliminare questi ultimi se marci, lasciando i nuovi esemplari formatisi. Questi andranno ripiantati singolarmente ad una profondità doppia rispetto all’altezza, torcendoli leggermente per favorirne lo sviluppo. Ricoprirli accuratamente di terreno soffice e compatto, irrigando con cura. Così facendo, anno dopo anno potremo sempre godere delle loro fioriture!
I bulbi da piantare in autunno per fioriture precoci
Alcuni bulbi si prestano a fioriture molto precoci poiché messi a dimora in autunno. È il caso dell’aciffo o aglio ornamentale, da interrare da settembre in poi in climi miti, a 5-7 cm di profondità. Fiorirà già da dicembre fino ad aprile. Ottimo è anche lo scilla, da porre a 5-8 cm da ottobre in zone non gelate.
Dall’inverno ai primi di primavera regalerà infiorescenze blu-azzurre. Da non dimenticare la stella alpina, che sboccia da novembre: per anticiparla, basta piantarla a 2-4 cm di profondità in autunno inoltrato. Godremo così dello spettacolo dei suoi fiori gialli anche nelle fredde giornate invernali.
Consigli per la conservazione dei bulbi non seminati
I bulbi acquistati in anticipo rispetto alla semina andranno opportunamente conservati per preservarne lo stato e la capacità germinativa. Una soluzione è riporli in sacchetti di carta, posizionati in luogo fresco, asciutto e al riparo dal gelo, come la cantina o il frigorifero. L’importante è non farli apparire in condizione di umidità stagnate.
Altrimenti possono essere interrati in posizione verticale in un vaso, ricoprendoli con 10-15 cm di sabbia asciutta da innaffiare raramente. Verificandone periodicamente lo stato, potremo conservarli anche 6-8 mesi prima di procedere con la semina primaverile.
L’esposizione ideale per tipologia di bulbo
Scegliere l’esposizione giusta è importante quanto il momento della semina. Bulbi come tulipani e narcisi amano posizioni soleggiate ma non eccessivamente assolate. L’ideale è mezz’ombra. Per crochi ed acifoli meglio il pieno sole per fioriture ornamentali anche in inverno.
Gli gladioli prediligono posizioni soleggiate e riparate dai venti, così come i bulbi autunnali. Mezz’ombra gradita ad amaryllis e stelle di Natale, mentre ai muscari l’esposizione ideale è in penombra ai piedi di siepi e cespugli per fioriture primaverili.
Le tecniche alternative all’interramento, come la coltivazione in vaso
Non tutti hanno a disposizione un giardino, ma si possono ugualmente godere delle fioriture dei bulbi sfruttando la coltivazione in vaso. Tulipani, narcisi e crochi si prestano perfettamente, basta scegliere contenitori capienti e forati nei fondi, riempirli di terriccio e seminarvi i bulbi secondo le indicazioni.
Tenendo in considerazione il tipo di bulbo, l’altezza va dimezzata rispetto all’interramento. Un’alternativa è la messa a dimora tra massi o ciottoli decorativi. Una volta formatasi la pianta, il vaso andrà esposto in balcone o terrazzo, apportando periodicamente concime liquido diluito.
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