L’innesto è un’operazione semplice ma delicata, che consente di migliorare varietà di fruttiferi e recuperare piante di valore. Molti pensano che sia complesso, ma in verità basta un po’ di manualità e il rispetto di poche regole.
Tra queste c’è la scelta del momento giusto, determinante per il buon esito dell’innesto. Non è infatti possibile operare in periodi non idonei. Generalmente i mesi ideali sono quelli tardo invernali e primaverili, quando gli alberi entrano nella fase vegetativa ma le temperature sono ancora basse.
A febbraio-marzo ad esempio si possono innestare piante da melo e pesco, sfruttando la ripresa vegetativa ma senza rischiare sbalzi termici. Ad aprile-maggio invece sono indicate le varietà da noce e kaki, approfittando della piena fioritura.
Rispettando queste finestre temporale di innesto verde, si massimizzano le probabilità di successo dell’operazione.
Cosa vuol dire innestare un albero da frutto
L’innesto è una tecnica agronomica di riproduzione vegetativa (moltiplicazione agamica) largamente utilizzata, specialmente per fruttiferi come pero, melo e arancio. Tra i principali vantaggi, ricordiamo la possibilità di introdurre nuove varietà, migliorare lo sviluppo e la productività delle piante, anticipare/posticipare la fioritura.
L’innesto riesce inoltre a conferire maggiore resistenza ad insetti e malattie. Si tratta di una pratica molto diffusa, ma che richiede di essere eseguita con competenza e soprattutto nei periodi opportuni.
Ogni specie vegetale, infatti, prevede una specifica tecnica di innesto e precisi mesi in cui operare, di solito legati alle fasi di ripresa vegetativa. Tra le indicazioni più importanti, rispettare il momento di innesto verde sfruttando le condizioni ottimali per favorire l’attecchimento.
Grazie alla corretta esecuzione nei tempi previsti, è possibile massimizzare i benefici apportati dall’innesto alle piante oggetto dell’intervento.
Calendarizzazione degli innesti delle piante da frutto
È importante conoscere i periodi ideali per eseguire gli innesti, in modo da massimizzare il successo dell’operazione.
I momenti generalmente più indicati sono due:
- Tra febbraio e marzo per approfittare della ripresa vegetativa;
- Tra fine agosto e settembre sfruttando la fase di riposo vegetativo.
Tuttavia, ogni tecnica di innesto prevede i suoi tempi specifici.
Bisogna quindi partire dalla pianta scelta e dalla tecnica da utilizzare. Ad esempio l’innesto a gemma dormiente va effettuato tra agosto e settembre, quello a spacco tra febbraio e marzo, a corona in base alla varietà tra marzo e aprile.
Innesto piante da frutto nel periodo invernale
Gli innesti eseguiti nel periodo invernale offrono generalmente ottimi risultati. In particolare, tra febbraio e marzo si raggiungono risultati eccellenti per melo e pero utilizzando la tecnica dell’innesto a marza.
Questa prevede l’utilizzo di un ramo con non più di 3 gemme, inserito a spacco oppure a corona sul portainnesto. Nel primo caso gli elementi devono avere dimensioni simili, nella seconda tecnica si praticano tagli al portainnesto.
L’innesto a corona è consigliato per agrumi, mentre a spacco per melo e pero, sebbene entrambe le tecniche siano valide. È possibile in questo periodo innestare anche albicocco, castagno e pesco.
Tra fine marzo e inizio aprile invece sono adatti l’innesto di noce, ulivo, ciliegio, camelia e fico, utilizzando preferibilmente la tecnica di approssimazione. Essa consente di ringiovanire le piante praticando incisioni identiche su due rami e avvicinandoli, facendo combaciare le ferite.
Rispettando i periodi migliori e scegliendo la tecnica appropriata, gli innesti daranno ottimi risultati.
Innesto piante da frutto periodo primaverile estivo
Gli innesti vanno eseguiti preferibilmente in primavera-estate, quando le temperature miti ne agevolano l’attecchimento. Agosto-settembre sono i mesi indicati per l’innesto di melograno e agrumi.
A giugno invece si predilige il pesco, mandorlo e albicocco. Olivo e fico richiedono innesti tra fine aprile e maggio. Per agrumi si usano le tecniche a gemma e zufolo, variabili in base alla stagione.
In estate si adotta l’innesto a zufolo, che prevede tagli trasversali sopra e sotto la gemma e uno verticale, da replicare sul portainnesto.
Per altri fruttiferi come pero e melo si usa l’innesto a gemma tradizionale, con due momenti distinti:
- In inverno si prelevano gemme dai rami migliori;
- In estate si esegue veramente l’innesto sfruttando le gemme raccolte.
Rispettando i periodi e le tecniche consone a ciascuna specie, si massimizzano i risultati degli innesti.
Come far attecchire l’innesto sulle piante da frutto
Il sovrainnesto o reinnesto crea piante trimembri, rispettivamente per superare disaffinità o rinnovare varietà. Il primo viene usato ad esempio su pero/cotogno o albicocco/mirabolano, inserendo Prunus domestica come partner intermedio.
Il reinnesto serve per modificare un impianto già innestato o aggiungere cultivar impollinatrici. È utile in specie dioiche come pistacchio e actinidia.
Sebbene i nomi variino, tutti gli innesti si basano su regole comuni indispensabili per l’attecchimento.
- Affinità botanica: maggiore all’interno della specie, cala tra specie/generi diversi.
- Corretta sovrapposizione dei cambi, strato rigenerante tra legno e liberchio.
- Polarità delle gemme, da mantenere nell’orientamento originale.
- Tempi: fine inverno/estate, quando il clima non è troppo caldo/freddo e la pianta ha attività vegetativa media.
Rispettando queste fondamentali condizioni – affinità, corretta congiunzione dei cambi, rispetto della polarità e scelta periodi ideali – l’innesto ha ottime probabilità di riuscita.
Cure post innesto da fare per gli alberi da frutto
Dopo aver effettuato con successo l’innesto degli alberi da frutto, è essenziale fornire loro le cure necessarie per garantire una crescita sana e una produzione abbondante. Le fasi di cura post-innesto sono fondamentali per il benessere a lungo termine degli alberi.
Innanzitutto, è cruciale monitorare attentamente l’innesto per accertarsi che abbia preso. Questo può richiedere alcune settimane o mesi, a seconda del tipo di innesto e delle condizioni ambientali. Se l’innesto ha successo, si noterà la crescita di nuovi germogli e foglie dalla zona innestata.
Una volta confermato il buon esito dell’innesto, è importante assicurarsi che l’albero riceva una corretta irrigazione. Mantenere il terreno costantemente umido è vitale per favorire una crescita ottimale. Inoltre, è consigliabile applicare concime bilanciato per fornire all’albero i nutrienti di cui ha bisogno.
La potatura è un’altra fase essenziale nelle cure post-innesto. Rimuovere eventuali rami danneggiati o non necessari aiuta a favorire la crescita dei rami innestati. Inoltre, la potatura contribuisce a mantenere la forma desiderata dell’albero e a prevenire problemi di sovraffollamento.
Infine, proteggere gli alberi dai parassiti e dalle malattie è un aspetto cruciale delle cure post-innesto. Monitorare costantemente la salute dell’albero e intervenire tempestivamente in caso di segni di infestazione è fondamentale per preservare la produzione di frutta.
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