Durante i mesi freddi, mentre la natura si ritira verso una meritata pausa, gli agricoltori non possono fermarsi: è il momento giusto per prendersi cura degli alberi e potarli. Per il melo questa operazione va eseguita tra novembre e febbraio, quando sono in pieno riposo vegetativo.
Potare consente di rimuovere i rami vecchi, secchi o danneggiati, garantendo alla pianta un migliore ricambio ed evitando che marciscano al proprio interno. Tagliamo inoltre i rami troppo fitti per favorire un’adeguata ventilazione ed esposizione alla luce: questo permette di prevenire numerose malattie da ristagno di umidità.
Con la potatura doniamo inoltre la forma desiderata alla chioma, in funzione del metodo di allevamento prescelto. Dal vaso policonico al palmettato, dal globuloso al piramidale: ogni tecnica richiede un diverso taglio rami secondo le proprie caratteristiche. Durante l’intervento dobbiamo poi rimuovere eventuali rami scemi o deboli che si sono formati, prediligendo quelli più robusti e vigorosi.
Ricordiamoci di effettuare tagli netti e puliti con cesoie ben affilate, senza lasciare monconi sporgenti che potrebbero marcire. Le piante ora potranno riposare serene per poi risvegliarsi in primavera più forti che mai, pronti ad offrirci lauti raccolti.
Quando potare il melo, periodo indicato nel sud e nord Italia
Che si pianti il melo al Nord o al Sud, la potatura dei nostri melo andrà effettuata nel periodo di riposo vegetativo, ma le tempistiche devono tener conto del clima locale.
Noi produttori settentrionali interverremo preferibilmente tra novembre e gennaio, approfittando delle basse temperature invernali che assicurano il completo riposo delle piante. I tagli potranno così cicatrizzarsi con calma, senza rischiare bruciature.
I coltivatori del Centro e Sud Italia invece agiranno tra gennaio e febbraio, sfruttando le temperature ancora miti che favoriscono una pronta guarigione. Potranno così concludere l’intervento prima dell’arrivo della primavera.
Seppur con queste piccole differenze dettate dal territorio, l’obiettivo finale sarà comunque uno solo: rendere i nostri alberi più sani e produttivi in vista della vegetazione. Con la potatura giusta al momento giusto potremo godere di rigogliose fioriture già dai prossimi mesi.
Cosa succede se si effettua la potatura in un periodo diverso da quello consigliato?
Ecco cosa può succedere se si effettua la potatura del melo in un periodo diverso da quello consigliato:
- Potatura estiva: con temperature elevate i tagli potrebbero seccarsi invece di cicatrizzare correttamente, con rischio di infezioni. La pianta inoltre potrebbe fiorire nuovamente con il rischio di danni al raccolto.
- Potatura troppo precoce in autunno: il legno potrebbe non essere ancora in riposo vegetativo, ritardando quindi la cicatrizzazione dei tagli.
- Potatura troppo tardiva in primavera: si potrebbero interferire con la ripresa vegetativa in atto, causando stress alla pianta. I nuovi germogli potrebbero seccare.
- Potatura autunnale al Sud: con clima più temperato i tagli potrebbero non cicatrizzare bene prima dell’inverno.
In generale, effettuare la potatura fuori dal periodo di riposo vegetativo può causare stress alla pianta, ridurne le difese e favorire attacchi patogeni sui tagli. Meglio attenersi sempre alle indicazioni stagionali per la propria zona.
Come potare il melo correttamente
Con l’avvicinarsi della stagione della potatura, è bene rifrescare le proprie conoscenze sul miglior modo per prendersi cura dei nostri melo. Un aspetto cruciale è rimuovere i rami compromessi, per dare alla chioma freschezza e vigore in vista della primavera.
Dobbiamo dunque cercare e tagliare con decisione quelli secchi, malati o danneggiati, evitando che contagino le altre branche. Allo stesso tempo, non dimentichiamo di garantire un’adeguata aereazione alla pianta, di modo che aria e luce possano filtrare giustamente tra le foglie.
Ricordiamoci anche di eliminare con nettezza tutti i monconi sporgenti, che potrebbero degenerare, e di conferire alla chioma la forma desiderata in relazione alla tecnica d’impianto. Igienizziamo sempre le forbici dopo ogni taglio, prevenendo l’insorgere e il diffondersi di possibili malattie.
Potatura di allevamento
Nei primi anni di vita delle nostre piantine di melo, la potatura di allevamento ci permette di plasmare con cura la forma futura della chioma. È importante eseguirla correttamente per garantire ai nostri alberi un sano e bilanciato sviluppo.
Per chi si approccia per la prima volta a questa tecnica, il metodo più semplice ed efficace consiste nell’effettuare tagli puliti e netti in corrispondenza delle biforcazioni dei rami, in modo da non interrompere il flusso della linfa. Rimuoviamo anche i rami basali orizzontali e quelli improduttivi o danneggiati.
Le forme più indicate sono il vaso policonico, ideale per piccoli spazi, o il fusetto per impianti densi. In quest’ultimo caso orientiamo verso il basso le branche primarie.
Qualora preferissimo lasciare più libertà alla pianta, possiamo optare per il sistema a taille longue che ne asseconda la crescita naturale, eliminando solo i rami troppo bassi o interni.
Potatura di produzione
Arriva il momento di prenderci cura dei nostri alberi da frutto e stimolarne la produttività con una potatura attenta. Prima di iniziare dobbiamo familiarizzare con le gemme fertili, riconoscibili dalla loro capacità di emettere getti e fiori.
Durante l’intervento rimuoveremo con decisione i rami troppo legnosi e verticali, poveri di germogli fecondi. Al contrario, lasceremo quelli robusti e ben esposti, ricchi di preziose gemme fiorali.
Osserveremo anche lo stato di salute complessivo della pianta: se vigorosa potremo accontentarci di una leggera “spollonatura”, in caso di sofferenza agiremo più radicalmente per rinvigorirla.
Effettueremo tutti i tagli in modo obliquo, seguendo la naturale inclinazione del legno, e ci assicureremo di lasciare un’adeguata porzione terminale per impedire ristagni.
Cure post potatura del melo
Dopo aver potato i nostri alberi è fondamentale non abbassare la guardia e completare il lavoro con le giuste cure. I tagli appena eseguiti sono porte aperte per virus e batteri, per questo dobbiamo proteggerli con prodotti cicatrizzanti a base naturale.
È inoltre importante fornire acqua extra alle piante, per permettere al legno di ricucirsi senza stress idrici. Irrigazioni mirate fertilizzeranno al contempo il terreno. Possiamo anche ricoprire la zona delle branche con lettiera verde, che oltre a trattenere l’umidità rilascerà preziosi minerali.
Infine, con l’obiettivo di stimolare nuovi getti vigorosi che rimpiazzino il legno asportato, una bella dose di concime biostimolante farà miracoli. Seguendo queste piccole e semplici regole, avremo potato bene i nostri melo e favorito una crescita pronta e rigogliosa già dalla primavera.
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