Piante velenose

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12 piante velenose

Nel mondo delle piante, come in quello degli animali, spesso le piante più pericolose sono anche le più belle, le più attraenti. E le piante velenose non sono, come si potrebbe pensare, riservate a paesi lontani ed esotici, ce ne sono un gran numero. Aconiti, alloro ciliegio, mughetto, arum … queste piante sono sicuramente molto belle, ma lo sapevi che erano tossiche?

Popolari per la loro bella fioritura o per il loro fogliame decorativo, alcune piante sono velenose ed è prudente conoscerle per evitare incidenti. Non si tratta di escluderli a priori, ma di rispettare poche semplici regole per godere della loro bellezza senza pericoli.

Il regno vegetale comprende molte specie selvatiche o coltivate che sono tossiche, anche mortali per molte di esse, ma va comunque notato che l’avvelenamento per contatto o per ingestione rimane comunque molto basso. Costituiscono solo il 14% degli avvelenamenti, molto indietro rispetto agli incidenti causati da farmaci o prodotti fitosanitari.

Pochi e semplici accorgimenti limitano il più possibile i fattori di rischio. Prima di cedere a una cotta per una pianta, scopri la sua tossicità o innocuità. Coltivare piante velenose lontano dal terrazzo, dalle aree giochi, dai luoghi di passaggio e fuori dalla portata dei bambini.

Dopo aver maneggiato queste piante durante i lavori di manutenzione, lavarsi accuratamente le mani se non si indossano i guanti.

Le 12 piante velenose più conosciute

Può succedere, soprattutto nelle persone che soffrono di allergie, le reazioni tossiche possono essere pericolose. Usare sempre i guanti e discrezione quando si estirpi piante tossiche dal tuo giardino.

In ordine 12 piante più conosciute che risultano essere velenose:

  1. Belladonna agrodolce (solanum dulcamara)
  2. Lanterne cinesi (physalis alkekengi)
  3. Foxglove (digitalis spp.)
  4. Alloro di montagna (kalmia latifolia)
  5. Fagioli di ricino (ricinus communis)
  6. Arbusti di tasso (taxus spp.)
  7. Sommacco velenoso (vernix tossicodendro)
  8. Edera velenosa (tossicodendro radicans)
  9. Giglio di Pasqua (lilium longiflorum)
  10. Ortica (urtica spp.)
  11. Dock giallo (rumex crispus)
  12. Lantana (lantana camara, qui trovi una guida alla coltivazione)
  13. Mughetto (convallaria majalis)

Piante velenose: perché prestare attenzione in giardino?

Ultimamente in Italia (Napoli) ci sono state delle intossicazioni dopo aver ingerito una pianta trovata nel suo giardino. Nel nostro spazio verde coltiviamo l’orto, ci prendiamo cura dei suoi ortaggi, frutta, erbe aromatiche…

Ma accanto alle piante commestibili che amiamo, possono crescere piante tossiche. Possono essere tossici, persino fatali per alcuni di loro. Molto spesso sono estetici, motivo per cui vengono mantenuti. Pertanto, è necessario rispettare alcune regole per non correre rischi nel suo giardino.

Piante perenni velenose

Come molte ranunculaceae, l’ aconito, molto apprezzato per i suoi grappoli di fiori blu, è altamente velenoso e persino mortale. Bisogna anche diffidare della digitale, del mughetto e del ricino che contengono alcaloidi molto tossici, lupino, euforbia, elleboro, peonie, arum e panace gigante che provocano gravi ustioni e importanti lesioni cutanee.

La maggior parte dei bulbi ( giacinti, tulipani, anemoni, bucaneve) sono dannosi, essendo il colchicum il più pericoloso di tutti.

Arbusti e rampicanti velenosi

Il maggiociondolo dai bellissimi fiori gialli, la brugmansia dalle trombe profumate e l’ oleandro dai fiori colorati oltre al legno dolce che odora in febbraio-marzo ( Daphne mezereum ) prima di dare bacche rosse sono senza dubbio i più tossici di tutti i cespugli. Tutte le parti della pianta sono velenose.

Più o meno tossici sono anche gli rampicanti come il caprifoglio, il glicine ( soprattutto i suoi semi), la clematide, l’ edera.

È inoltre accertata la tossicità degli arbusti sempreverdi. Tra questi vanno citati il ​​fuso, l’ aucuba, l’alloro di palma, l’alloro di latta, il bosso, le azalee ei rododendri. Per quanto riguarda il tasso, in esso è tuto molto dannoso, legno, aghi e semi.

Anche i frutti di molti alberi e arbusti possono causare intossicazioni più o meno gravi. Le bacche di agrifoglio, cotoneasters, mahonia, pyracantha, ligustro, snowberry, snowberry, viburno, edera e alloro di palma causano tutti un avvelenamento più o meno grave.

In natura: piante selvatiche velenose

La cicuta, di cui esistono diverse varietà, e la belladonna sono formidabili veleni. Anche il cohosh nero, l’elleboro bianco (a volte chiamato elleboro bianco) e il ranuncolo sono piante velenose.

Le specie selvatiche con corpi fruttiferi colorati come belladonna, bryones, Parisette, foca di Salomone sono tra le piante più tossiche, ingerirle può essere fatale.

Sono pericolosi anche gli arum selvatici (goet maculato o italiano), la ginestra, il cetriolo d’asino, il mercuriale, tutte le felci e la celidonia.

Piante velenose in casa

La gamma di piante da interno tossiche è un po’ meno ampia, ma è comunque necessaria cautela con alcune piante che presentano un serio pericolo, soprattutto per i bambini e gli animali domestici. Bella ma poco conosciuta, la Gloriosa superba è sicuramente la più dannosa di tutte le piante d’appartamento. Correlato alla colchica, è pericoloso quanto quest’ultimo e può causare intossicazioni molto gravi.

Sono piante velenose anche piante verdi come dieffenbachia, la cui linfa è molto irritante, ficus, crotons, caladiums, poinsettia o yucca. Anche le piante da fiore contengono veleno, in particolare clivia, amaryllis e anthurium. Per quanto riguarda i frutti del melo toffee, sono velenosi, un tratto comune a diverse belladonna.

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