Orchidea foglie gialle e rugose: I motivi ricorrenti e cura

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foglie gialle

Le foglie delle orchidee che ingialliscono indicano uno stress della pianta. Le cause possibili sono: troppa/poca luce o acqua, sbalzi di temperatura, parassiti o marciumi radicali. Intervenire correggendo le condizioni di coltivazione.

Le foglie ingiallite sono un fenomeno naturale per le orchidee Phalaenopsis o orchidee falena, note anche come orchidee farfalla. Non c’è necessariamente motivo di preoccuparsi se alcune foglie più vecchie diventano gialle e cadono gradualmente. Fa semplicemente parte del normale ciclo di vita della pianta.

Tuttavia, se tutte le foglie di un’orchidea Phalaenopsis dovessero simultaneamente virare al giallo, questo potrebbe significare che qualcosa non va. Se coltivi la tua orchidea in casa, sappi che ci sono diversi fattori che possono causare l’ingiallimento generale delle foglie di un’orchidea. L’esposizione prolungata alla luce solare diretta, che è troppo intensa per la pianta, può portare allo scolorimento e all’indebolimento delle foglie.

Anche temperature rigide, al di sotto dei 15°C, possono danneggiare le foglie delicate. Inoltre, se le radici marciscono a causa di un ristagno idrico, non riescono più ad assorbire acqua e nutrienti in modo adeguato per sostenere foglie sane.

Un orchideicoltore attento dovrebbe controllare questi fattori ambientali per prevenire lo scolorimento eccessivo delle foglie della propria orchidea Phalaenopsis. Intervenire prontamente può aiutare la pianta a riprendersi e a produrre nuove foglie verdi e sane.

Piccola prefazione sul ciclo di vita delle orchidee

Il loro ciclo vitale delle orchidee in natura, presenta alcune curiosità che vale la pena conoscere. Iniziamo dai semi: sono microscopici e contengono poche riserve alimentari. Per germogliare hanno bisogno dell’aiuto di un fungo specifico che fornisce loro i nutrienti necessari. Una volta germogliate, le piantine di orchidea vivono come epifite, cioè si ancorano ad alberi o rocce senza parassitarli.

Le radici aeree assorbono umidità dall’aria e acqua piovana. Con la fotosintesi, producono il nutrimento per la pianta. Dopo alcuni anni, l’orchidea produce uno stelo floreale che porta splendidi fiori. La maggior parte delle orchidee fiorisce una sola volta all’anno. Dopo la fioritura, lo stelo si secca mentre si formano nuove radici e foglie che garantiranno la sopravvivenza della pianta.

Con le cure giuste, un’orchidea può vivere per molti anni e regalare diverse fioriture. Ora conosci le basi del ciclo vitale di queste piante speciali. Non ti resta che procurartene una per ammirarne la bellezza!

Processo di invecchiamento naturale

Con il passare del tempo, le orchidee Phalaenopsis più anziane tendono ad avere steli leggermente allungati dove le foglie più vecchie cadono. Questo è perfettamente normale e non deve destare preoccupazione. Le piante sane continueranno a produrre nuove radici aeree che emergono dal fusto, formando infine una fitta massa radicale.

Se si nota che una delle foglie alla base della pianta sta ingiallendo, non c’è motivo di allarmarsi. L‘ingiallimento delle foglie più vecchie e mature fa semplicemente parte del naturale processo metabolico dell’orchidea, che consiste nello scartare le foglie invecchiate per fare spazio a nuove foglie verdi e vigorose. L’importante è che l’ingiallimento rimanga localizzato alle foglie basali senza estendersi a quelle superiori.

Se invece le foglie superiori della pianta cominciano a ingiallire prima del dovuto, allora significa che c’è qualche problema in corso. Le cause possono essere molteplici, come ad esempio troppa o troppo poca luce, sbalzi termici, ristagno idrico alle radici. In questi casi è bene intervenire prontamente per verificare le condizioni di coltivazione dell’orchidea e apportare le modifiche necessarie a garantirne di nuovo la salute e la fioritura.

Troppa luce

Le foglie delicate delle orchidee Phalaenopsis possono facilmente bruciare e ingiallire se esposte per periodi prolungati alla luce solare diretta. I raggi solari troppo intensi surriscaldano e danneggiano i tessuti fogliari, provocando scolorimento e necrosi. Per questo motivo, la Società Americana delle Orchidee raccomanda di collocare queste piante in posizioni della casa che ricevano soltanto luce solare indiretta e filtrata.

Se le foglie di un’orchidea Phalaenopsis appaiono ingiallite nonostante si trovi in un ambiente d’interno, è probabile che stia ricevendo comunque troppa luce solare. In tal caso, è bene spostare la pianta lontano da finestre che danno a sud e a est, orientandola verso nord o ovest. Se le foglie sono ancora carnose e sode al tatto, ma presentano scolorimento, quasi sicuramente la causa è l’eccessiva esposizione luminosa che sta sbiadendo il verde naturale delle foglie. Bastano piccoli aggiustamenti nel posizionamento per riportare l’orchidea a condizioni ottimali di luce e vederla rifiorire in salute.

Temperatura sbagliata può favorire l’ingiallimento delle foglie

Per prevenire l’ingiallimento delle foglie, è importante assicurarsi che la temperatura intorno alle orchidee Phalaenopsis sia adeguata. L’Università dell’Illinois raccomanda di mantenere queste piante tra i 18 e i 27 gradi Celsius durante il giorno e tra i 15 e i 21 gradi di notte. Temperature troppo rigide, specialmente inferiori ai 15 gradi, possono stressare la pianta e causare l’ingiallimento delle foglie.

Le orchidee prediligono un ambiente caldo-umido e soffrono se esposte a sbalzi termici. Per questo è bene tenerle lontane da correnti d’aria fresca provenienti da finestre aperte, ventilatori o bocchette dell’aria condizionata. L’aria secca del condizionatore può disidratare le foglie delicate. Meglio posizionare l’orchidea Phalaenopsis in un angolo riparato, senza esporla a drastici cambi di temperatura che la danneggeranno. Verificando che le condizioni ambientali siano stabili e miti, si eviterà lo stress termico che porta all’ingiallimento precoce del fogliame di questa pianta tropicale bisognosa di cure attente.

Problemi di irrigazione e foglie gialle

L’aspetto delle foglie può fornire utili indicazioni sullo stato di salute di un’orchidea Phalaenopsis. Se le foglie appaiono raggrinzite e floscie, molto probabilmente significa che la pianta è disidratata e necessita di maggiore irrigazione. Viceversa, foglie ingiallite potrebbero segnalare una problematica alle radici dovuta ad eccessiva irrigazione con conseguente marciume radicale.

Per prevenire quest’ultimo problema, è bene innaffiare solo quando i primi 2-3 centimetri del substrato risultano asciutti e le radici si presentano di colore bianco sano. Il vaso deve avere buchi di drenaggio e non ristagnare acqua. Se nonostante le giuste attenzioni si sviluppa marciume radicale, è possibile tagliare le radici colpite e rinvasare in terriccio fresco, nebulizzando le foglie per una settimana al posto di innaffiare.

Per evitare di eccedere con le innaffiature, un buon metodo è somministrare alla Phalaenopsis 3 cubetti di ghiaccio alla settimana in modo che si sciolgano lentamente apportando la giusta quantità d’acqua assimilabile dalle radici. Verificando lo stato delle foglie e irrigando correttamente, si previene l’ingiallimento e si mantiene la pianta sana.

Malattie fungine o batteriche posso causare l’ingiallimento delle foglie

A volte le foglie gialle di un’orchidea Phalaenopsis sono causate da infezioni fungine o batteriche. Queste tendono a manifestarsi inizialmente come aree di scolorimento giallo sulle foglie basali, spesso accompagnate da cattivo odore. La causa principale è l’eccessiva irrigazione che porta al marciume delle radici e a condizioni di elevata umidità ideali per lo sviluppo di funghi e batteri.

Col progredire dell’infezione, l’ingiallimento si estende dal basso verso l’alto e compare anche sulla pagina superiore delle foglie, che a quel punto appaiono clorotiche su entrambi i lati. Se non si interviene, il marciume può propagarsi fino a coinvolgere corona, stelo e radici, portando alla morte della pianta.

In caso di sospetta infezione, è bene isolare immediatamente l’orchidea dalle altre piante per evitare contagi. Con delle forbici sterilizzate, rimuovere le parti colpite. Nebulizzare quindi un fungicida specifico per orchidee sul fogliame, ripetendo il trattamento secondo le istruzioni per debellare agenti patogeni fungine e batteriche (Ti consigliamo l’acquisto di questo prodotto).

Verificando l’irrigazione e agendo rapidamente con prodotti adeguati, si può salvare la pianta e farla rifiorire.

Problemi di parassiti e foglie gialle

Le orchidee Phalaenopsis sono spesso soggette ad infestazioni di parassiti comuni tra cui acari, tripidi, cocciniglie e pseudo-cocciniglie. Questi fastidiosi insetti hanno una rapida capacità riproduttiva e si diffondono velocemente tra le piante. Spesso sono difficili da individuare ad occhio nudo: bisogna ispezionare attentamente le foglie, anche con una lente d’ingrandimento, per scoprirne la presenza. Alcuni segnali che possono indicare un’infestazione sono macchie o scolorimenti sulle foglie, causati dagli insetti che si nutrono della linfa.

Gli acari hanno dimensioni minime, intorno ad 1 mm, e si muovono rapidamente sulle foglie. I tripidi sono leggermente più grandi, sui 3 mm di lunghezza, con corpo allungato e ali strette. Le cocciniglie e le pseudo-cocciniglie raggiungono i 5-6 mm, hanno forma tondeggiante, colore biancastro o marrone lucido.

Per debellare questi parassiti, si può iniziare con un getto d’acqua a pressione per spazzarli via oppure passare un panno umido per pulire le foglie. Nei casi più gravi, è consigliabile vaporizzare un olio minerale come l’olio di neem o un insetticida naturale al sapone, la mattina presto. Dopo 15-30 minuti, asciugare bene le foglie prima che arrivi il caldo diretto del sole. Infine, tenere le piante infestate separate da quelle sane finché l’infestazione non sia completamente sradicata. Con questi accorgimenti si salvaguarda la salute delle orchidee Phalaenopsis eliminando tempestivamente fastidiosi parassiti.

Cosa devi fare se la tua orchidea ha le foglie gialle

Quando si notano alcune foglie gialle su un’orchidea, il primo passo è osservare attentamente la pianta e l’ambiente circostante per cercare di capire la causa del problema.

Innanzitutto bisogna controllare dove sono posizionate le foglie ingiallite: se alla base o nella parte alta. Poi verificare lo stato delle radici, che non presentino marciumi. Tastare anche il substrato per assicurarsi non sia troppo compatto o deteriorato.

Valutare quindi se la pianta è esposta a luce solare diretta, che potrebbe bruciare le foglie. Osservare su quale parte della foglia ha avuto inizio lo scolorimento giallo. Misurare la temperatura ambientale intorno all’orchidea.

Infine, cercare di ricordare da quanto tempo non si effettua una concimazione.

Seguendo metodicamente questi passaggi di analisi visiva e tattile della pianta e delle sue condizioni di coltivazione, è possibile raccogliere preziose informazioni per contestualizzare il problema e ricondurlo alle cause più probabili, come ad esempio luce eccessiva, marciume radicale, temperature inadeguate. In questo modo risulta più semplice intervenire nel modo corretto.

Come rimuovere le foglie gialle dalle orchidee

Per rimuovere in modo semplice le foglie di un’orchidea, il metodo migliore consiste nel procedere per gradi, partendo dall’estremità della foglia. Si prende la foglia tra le dita, afferrando la costola centrale tra pollice e indice, e la si spezza delicatamente a metà per tutta la lunghezza. A questo punto, tenendo un lembo per mano, lo si tira verso il basso fino a staccarlo dal punto di attacco sul fusto.

Si ripete la stessa operazione per l’altro lembo fogliare. Infine, arrivati con entrambi i lembi all’attaccatura basale, è sufficiente una decisa trazione con pollice e indice su ciascun lato per completare la rimozione in modo netto, senza lasciare residui sull’infiorescenza.

Procedendo in questo modo progressivo, foglia dopo foglia, è possibile eliminare lo sporco fogliame senza fatica eccessiva, evitando di spezzare o lacerare le foglie. Soprattutto, questa tecnica impedisce di lasciare pezzetti attaccati al fusto che potrebbero marcire e favorire l’insorgenza di infezioni. Per una corretta manutenzione dell’orchidea è dunque consigliabile adottare questo semplice metodo di rimozione controllata delle foglie.

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