Il fico d’India è una pianta che negli ultimi anni si sta diffondendo molto anche come ornamentale grazie ai suoi splendidi e vistosi fiori. Tuttavia, spesso le piante faticano a fiorire rigogliosamente o non lo fanno affatto. In questa guida completa vedremo nel dettaglio come fare per ottenere una ricca e abbondante fioritura.
Analizzeremo prima le caratteristiche botaniche di questa pianta succulenta e le possibili cause della mancata fioritura. Passeremo poi in rassegna le varietà più adatte per la coltivazione a scopo ornamentale, focalizzandoci sulle loro esigenze climatiche e colturali. Vedremo come preparare al meglio il terreno, la messa a dimora, e tutte le cure necessarie come potatura, irrigazione, concimazione.
Approfondiremo il ruolo fondamentale dell’impollinazione e le tecniche per favorirla. Scopriremo poi l’importanza del diradamento dei frutti e del contenimento di parassiti e malattie. Infine, daremo utili indicazioni sulla raccolta e il possibile uso dei fiori. Mettendo in pratica i consigli di questa guida, il vostro fico d’India si ricoprirà di splendidi fiori!
- Caratteristiche botaniche del fico d'India
- Perché il fico d’india non fiorisce?
- Varietà di fico d'India più adatte alla fioritura
- Esigenze climatiche per la fioritura
- Preparazione del terreno e messa a dimora
- Potatura per stimolare la fioritura
- Irrigazione e concimazione per una buona fioritura
- Impollinazione e tecniche per favorirla
- Diradamento dei frutti per migliorare la fioritura
- Parassiti e malattie che compromettono la fioritura
- Raccolta e utilizzo dei fiori di fico d'India
Caratteristiche botaniche del fico d’India
Il fico d’India (Opuntia ficus-indica) è una pianta succulenta della famiglia delle Cactacee originaria del Messico, caratterizzata da un fusto carnoso e appiattito detto cladodo. I cladodi, di forma ovale o oblunga, sono formati da una parte centrale succulenta da cui si dipartono lunghe spine.
I fiori, tipicamente gialli, arancioni o rossi, sbocciano all’apice dei cladodi e sono formati da numerosi petali a imbuto. Hanno dimensioni variabili da 2 a 12 cm. L’impollinazione è mediata da insetti. Dopo la fecondazione si formano frutti commestibili (i fichi d’India) di forma ovale, ricoperti di spine. La fioritura avviene tipicamente in estate, da maggio a settembre.
Perché il fico d’india non fiorisce?
Il mancato o scarso sviluppo di fiori nel fico d’India può dipendere da diversi fattori. Le basse temperature invernali inibiscono l’induzione a fiore, per cui in ambienti dal clima non adatto la pianta non fiorisce. Anche la scarsa luminosità, l’eccessiva azoto nel terreno e potature drastiche ostacolano la fioritura.
Altre cause possono essere l’età avanzata della pianta, la presenza di parassiti, malattie o carenze nutrizionali. Nei casi gravi può essere necessario rinvasare o rinterrare la pianta per stimolare l’emissione di nuovi rami fioriferi.
Varietà di fico d’India più adatte alla fioritura
Per la coltivazione a scopo ornamentale, le varietà di fico d’India più adatte per l’abbondante fioritura sono quelle a ciclo breve, con fiori vistosi e di lunga durata. Tra le migliori citiamo:
- Lampone, dai fiori rosso accesso;
- Gialla, con grandi fiori gialli;
- Bianca, dall’abbondante fioritura bianca;
- Violacea, dai fiori color lavanda;
- Ofer, ibrido dai fiori arancioni e rossi.
Queste varietà fioriscono copiosamente in estate se coltivate nelle giuste condizioni di clima, terreno ed esposizione.
Esigenze climatiche per la fioritura
Per una rigogliosa fioritura il fico d’India necessita di un clima caldo-arido, con temperature medie estive di 25-30°C, molta luce e scarse precipitazioni. In inverno le minime non devono scendere sotto i 6-7°C per un lungo periodo, pena l’inibizione dell’induzione a fiore. Le zone ideali sono quelle con clima mediterraneo. In climi sfavorevoli le piante vanno coltivate in serra o riposte in ambienti freschi e luminosi durante l’inverno.
Preparazione del terreno e messa a dimora
Per la messa a dimora scegliere posizioni soleggiate e ben drenate. Il terreno deve essere sciolto, pH subalcalino, povero di sostanza organica. Prima del trapianto vangare in profondità, eliminare erbacce ed eventuali ciottoli. Le buche devono essere ampie 50x50x50 cm. Trapiantare in primavera-estate, interrando i cladodi per 1/3 della loro lunghezza. Rinvasare le piante ogni 4-5 anni per stimolare la fioritura.
Potatura per stimolare la fioritura
Per stimolare l’emissione di nuovi rami fioriferi, potare il fico d’India in primavera, accorciando i rami che hanno già fruttificato l’anno precedente di 1/3-1/2. Asportare rami e cladodi vecchi o secchi. La potatura serve anche ad equilibrare lo sviluppo tra parte aerea e apparato radicale. Interventi troppo drastici sono però controproducenti. Meglio potature leggere annuali.
Irrigazione e concimazione per una buona fioritura
Il fico d’India va irrigato regolarmente in estate, mentre in inverno le annaffiature vanno sospese. Devono essere brevi ma abbondanti. Concimare in primavera con fertilizzante a lenta cessione o compost. Limitare gli apporti azotati che favoriscono lo sviluppo vegetativo a discapito della fioritura. Indispensabile è la concimazione fogliare primaverile-estiva con microelementi.
Impollinazione e tecniche per favorirla
Per produrre frutti e semi fertili, nel fico d’India è indispensabile l’impollinazione ad opera di insetti pronubi. Per favorirla, distinguere maschile e femminile e impiantarli vicini. Sollecitare l’attività degli insetti con spray zuccherini ed evitare i trattamenti in fioritura. In ambienti poveri di impollinatori, praticare l’impollinazione manuale trasferendo il polline con un pennello.
Diradamento dei frutti per migliorare la fioritura
Il diradamento dei frutticini appena allegati, lasciandone solo alcuni ben distanziati, favorisce lo sviluppo di quelli rimanenti e stimola l’emissione di nuovi rami fioriferi per l’anno successivo. Le piante che fruttificano troppo si indeboliscono e fioriscono di meno. Operare il diradamento manualmente, tagliando i frutticini in eccesso con forbici affilate e sterilizzate.
Parassiti e malattie che compromettono la fioritura
Alcuni parassiti come cocciniglia, afide e tripide possono compromettere la fioritura del fico d’India. Anche malattie fungine come muffa grigia, marciumi radicali e virosi indeboliscono la pianta impendendole di fiorire. Per prevenirle, adottare rotazioni, potature e irrigazioni corrette. Eliminare cladodi infestati e trattare precocemente con insetticidi o fungicidi specifici in caso di attacchi.
Raccolta e utilizzo dei fiori di fico d’India
I fiori di fico d’India vanno raccolti nelle ore più fresche, tagliando il peduncolo con forbici affilate. Si possono utilizzare in bouquet, centrotavola e decorazioni, sfruttandone i colori accesi. Essiccati, si prestano per composizioni secche. Si possono anche candire o usare per aromatizzare dolci e bevande. Ricchi di antiossidanti, possono essere impiegati in campo erboristico e cosmetico.
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