La cascola delle olive, ovvero la caduta prematura dei frutti dalla pianta, è un fenomeno fisiologico naturale, ma quando si verifica in maniera eccessiva può compromettere gravemente il raccolto.
Le cause della cascola sono molteplici: avversità atmosferiche, attacchi di parassiti, stress idrici, squilibri nutrizionali. Per ottenere produzioni abbondanti di olive sane e di qualità, è indispensabile mettere in atto strategie di prevenzione e protezione della chioma.
L’obiettivo deve essere sostenere uno sviluppo ottimale del frutto dalla fioritura fino alla raccolta. Ciò si ottiene garantendo le migliori condizioni vegetative alla pianta, con irrigazioni costanti, concimazioni mirate, tempestivo controllo di parassiti e patogeni.
In questa guida analizzeremo nel dettaglio tutti i fattori che possono portare alla cascola delle olive e i metodi più efficaci per prevenirla ed evitare drastici cali produttivi.
Cosa vuol dire cascola delle olive
Con il termine “cascola delle olive” si intende la caduta fisiologica dei frutticini e delle olive dalla pianta prima della maturazione e della raccolta. Il fenomeno della cascola si verifica naturalmente in ogni annata, poiché la pianta tende ad eliminare i frutti in eccesso rispetto alle proprie capacità di sostentamento. Tuttavia, quando questo processo degenera, con percentuali di caduta elevate, si hanno danni anche ingenti alla produzione.
La cascola delle olive può manifestarsi in diversi momenti del ciclo vegetativo: cascola post-allegagione dei frutticini appena formati; cascola estiva delle olive ancora acerbe; cascola in prossimità della maturazione e raccolta.
Le cause possono essere climatiche, fisiologiche o parassitarie. Solo comprendendo a fondo il fenomeno e agendo preventivamente sulle possibili cause, è possibile evitare eccessive perdite produttive dovute alla cascola fisiologica.
Quando si manifesta la cascola delle olive
Si può verificare una cascola post-allegagione, tra maggio e giugno, quando cadono i frutticini appena allegati. Le cause sono da ricercare in stress idrici, nutrizionali o da sbalzi termici nella delicata fase di fecondazione e allegagione.
Più avanti, in piena estate, può manifestarsi una cascola estiva delle olive ancora acerbe, spesso per attacchi della mosca olearia o eccessiva insolazione. Non è rara la cascola tardiva delle olive invaiate, nel periodo di viraggio del colore. In questo caso sono determinanti le avversità climatiche come piogge, vento, freddo improvviso.
Osservare bene la fenologia dell’ulivo e identificare il momento in cui si verifica prevalentemente la cascola, è il primo passo per comprenderne le cause specifiche. Solo così si potranno mettere in atto tempestivamente le strategie agronomiche più adeguate a prevenire e ridurre il fenomeno.
Cosa provoca la cascola delle olive
La cascola delle olive può essere innescata da diversi fattori, sia di natura fisiologica che ambientale. In annate di carica abbondante, la competizione tra i numerosi frutticini mette sotto stress la pianta, che non riesce a sostenerne adeguatamente la crescita. Mancando nutrimento sufficiente, molte olive cadono prematuramente.
Anche repentini sbalzi di temperatura, piogge violente o prolungata siccità durante la fase di allegagione e ingrossamento dei frutti, possono indurre uno stress nella pianta tale da causarne l’abscissione.
Inoltre, attacchi intensi della mosca dell’olivo compromettono lo sviluppo delle olive provocandone la cascola. Anche alcune malattie fungine possono favorire il fenomeno. Individuando per tempo le cause scatenanti, siano esse ambientali, fisiologiche o parassitarie, e applicando le dovute contromisure colturali, è possibile limitare efficacemente la cascola delle olive.
Come prevenire la cascola?
Per prevenire la cascola delle olive è indispensabile adottare tecniche di coltivazione mirate a ridurre lo stress nella pianta. Innanzitutto è fondamentale garantire apporti idrici costanti con irrigazioni localizzate durante la fase di accrescimento del frutto. Anche la concimazione deve essere equilibrata, fornendo in modo graduale gli elementi necessari.
Per evitare sbalzi termici dannosi, si possono installare reti ombreggianti a protezione della chioma. Inoltre, trattamenti fogliari a base di caolino creano una barriera protettiva. Infine, monitorare accuratamente la presenza di parassiti come la mosca dell’olivo e intervenire tempestivamente con metodi ecologici.
In condizioni meteo avverse, applicare acido gibberellico quando inizia il cambio di colore delle drupe ritarda la maturazione e previene l’invecchiamento precoce.