L’ulivo è una pianta arborea sempreverde tipica del clima mediterraneo, coltivata da migliaia di anni per la produzione di olive e olio. Si presenta come un albero o arbusto dal portamento maestoso, con chioma ampia e folta che può raggiungere anche i 12 metri di altezza.
Il fogliame è persistente di colore grigio-verde, con foglie ellittiche che si sviluppano opposte sul rametto. I piccoli fiori bianco-giallastri sono riuniti in infiorescenze ascellari.
La fioritura avviene generalmente in primavera e, se le condizioni sono ottimali, si ha la fecondazione dei fiori e la successiva allegagione, ovvero la trasformazione dei fiori in olive. Tuttavia non sempre la pianta riesce a portare a termine il suo naturale ciclo produttivo.
Capire se un ulivo è in grado di fruttificare e produrre olive non è sempre facile. In questa guida analizzeremo nel dettaglio tutti gli elementi da valutare per comprendere il potenziale produttivo di un albero di ulivo.
- Fasi di crescita dell'ulivo e produzione di olive
- Identificazione dei fiori dell'ulivo: il primo passo verso le olive
- Fattori che influenzano la fruttificazione dell'ulivo
- Come riconoscere i rami a frutto dell'olivo?
- Come mai l'ulivo non fa le olive?
- Come migliorare la produzione di olive del tuo ulivo
- Riconoscere e gestire l'alternanza di produzione negli ulivi
Fasi di crescita dell’ulivo e produzione di olive
La capacità di un ulivo di produrre olive dipende molto dalla sua età e fase di sviluppo. Gli ulivi si dividono in giovani, adulti e senescenti. Gli alberi giovani, nei primi 5-6 anni di vita, sono nella fase di accrescimento e non producono ancora olive. I rami sono tutti vegetativi e la chioma si presenta poco folta.
Superata questa fase, subentra lo sviluppo di rami fruttiferi e la pianta entra nella fase adulta, potendo iniziare a fruttificare. La produzione aumenta progressivamente raggiungendo il massimo tra i 15 e i 40 anni di età. In seguito l’ulivo diventa senescente, la chioma si dirada e, pur continuando a produrre olive, la resa è più ridotta e soggetta ad alternanza.
Dunque, gli ulivi giovani sotto i 5-6 anni difficilmente formeranno olive, mentre esemplari adulti e vigorosi sono nel pieno della capacità produttiva. Questo parametro è importante per valutare la fruttificazione.
Identificazione dei fiori dell’ulivo: il primo passo verso le olive
Per capire se un ulivo fruttificherà, il primo passo è saper riconoscere e valutare la fase di fioritura. I fiori dell’ulivo sono raggruppati in infiorescenze che si sviluppano all’ascella delle foglie sui rami dell’annata precedente. Ogni infiorescenza è composta da 10-40 fiori riuniti a corimbo, di colore bianco-giallastro.
I fiori perfetti, dotati di apparato riproduttivo maschile e femminile, sono i soli in grado di produrre le olive se fecondati. Vanno quindi distinti dai fiori imperfetti, privi di elementi funzionali.
Una fioritura rigogliosa, con infiorescenze abbondanti su tutta la chioma, è garanzia di una buona produzione in arrivo. Al contrario, una fioritura scarsa o irregolare è spia di scarsa fruttificazione.
Osservare attentamente la quantità e distribuzione dei fiori sull’albero è dunque il primo passo per capire, già in primavera, se l’ulivo svilupperà olive in autunno. Un monitoraggio costante della fioritura permette di prevedere la futura produzione.
Fattori che influenzano la fruttificazione dell’ulivo
La produzione di olive da parte dell’ulivo può essere influenzata da diversi fattori, sia ambientali che colturali. Uno dei principali è il clima. Temperature rigide, sbalzi termici, piogge eccessive o siccità durante la fioritura e l’allegagione possono compromettere la produzione.
Anche il terreno svolge un ruolo chiave: ulivi posizionati in terreni poveri, magri e poco drenati difficilmente fruttificano bene. Molto importante è la potatura, che deve essere eseguita correttamente per mantenere la pianta in equilibrio vegetativo, consentendo una buona fruttificazione.
Anche la concimazione contribuisce a sostenere uno sviluppo rigoglioso e una produzione costante di olive. Infine, fattori parassitari come la mosca dell’olivo, se non tenuta sotto controllo, può causare la cascola dei frutti impedendo la normale raccolta.
Valutando tutti questi elementi ambientali e agronomici si può meglio comprendere se un ulivo è in grado di fruttificare regolarmente.
Come riconoscere i rami a frutto dell’olivo?
Per capire se un ulivo è capace di produrre olive, è importante saper riconoscere i rami che portano i frutti. Sull’albero si distinguono tre tipi di rami: a frutto, a legno e misti. I rami a frutto si riconoscono perché presentano solo gemme da fiore, ovvero le gemme che nella primavera successiva produrranno l’infiorescenza.
Questi rami dunque daranno origine ai fiori e poi alle olive, se l’impollinazione e l’allegagione avranno successo. I rami a legno sono quelli che presentano solo gemme a legno da cui si svilupperanno rametti e foglie, ma non ci sarà fioritura. Nei rami misti solo una parte è a frutto, nella zona basale e mediana, mentre nella porzione apicale si trovano gemme a legno da cui si formeranno germogli vegetativi.
La presenza di una chioma ricca di rami a frutto è quindi un ottimo segno della capacità produttiva di un olivo.
Come mai l’ulivo non fa le olive?
Quando un ulivo adulto e in salute non riesce a produrre olive, le cause possono essere molteplici. Tra i fattori ambientali, prolungati periodi di siccità estiva possono interferire con l’allegagione dei frutti, causandone la cascola precoce. Anche repentini sbalzi termici in fioritura ostacolano l’impollinazione.
Ma il nemico numero uno della fruttificazione è certamente la mosca delle olive. Le punture che il dittero causa per deporre le uova nei frutticini ancora acerbi, provocano ferite e alterazioni che impediscono il normale sviluppo delle olive. Senza un adeguato controllo dell’insetto, gran parte dei frutti può cadere prematuramente.
Come migliorare la produzione di olive del tuo ulivo
Se il nostro ulivo fatica a produrre olive o rende meno del previsto, possiamo adottare alcuni accorgimenti per favorire la fruttificazione. Innanzitutto, è fondamentale eseguire una potatura regolare, asportando i rami secchi e contenendo quelli troppo vigorosi per riequilibrare la pianta. I rami lasciati andrebbero diradati per far penetrare luce e arieggiare la chioma.
Molto utile è anche la concimazione, apportando in autunno concimi organici o minerali specifici per l’ulivo, che stimolano le gemme a fiore. Se la fioritura risulta scarsa, si può intervenire con trattamenti a base di acido gibberellico, per aumentare il numero di fiori.
Per incrementare l’allegagione, è efficace installare sistemi di irrigazione localizzata, che consentono di apportare la giusta umidità durante la fase di allegagione dei frutticini.
Riconoscere e gestire l’alternanza di produzione negli ulivi
Gli ulivi, come altre specie da frutto, sono soggetti al fenomeno dell’alternanza di produzione: si alternano annate di carica con annate di scarica, in cui la produzione di olive cala sensibilmente. Questo avviene perché in annate molto produttive la pianta indebolisce le proprie riserve, non riuscendo a sostenere una fruttificazione abbondante anche l’anno successivo.
Si riconosce l’alternanza quando, dopo un raccolto molto abbondante, l’anno seguente l’albero fiorisce poco e allega pochissimi frutti. Per ottenere rese costanti ed evitare bruschi cali, è necessario seguire alcune pratiche agronomiche: potature annuali per contenere la carica, concimazioni equilibrate e irrigazioni per mantenere la pianta in forze.
Anche l’impollinazione incrociata con altre varietà aiuta a limitare il fenomeno. Riconoscendo tempestivamente la tendenza all’alternanza si può gestirla al meglio e ottenere una produzione costante negli anni.
Approfondimento: