I finocchi sono ortaggi caratteristici dell’orto autunnale e invernale, grazie alla loro capacità di resistere bene al freddo. È importante conoscerne le tecniche colturali per ottenere prodotti sani e gustosi.
Tra le operazioni in campo, una pratica controversa è la cimatura. I finocchi tendono naturalmente a emettere dei germogli laterali che crescono insieme al fusto principale. Secondo alcuni la cimatura andrebbe effettuata per indirizzare tutta l’energia della pianta verso lo sviluppo del fusto centrale.
In realtà, la cimatura incide poco sulle dimensioni finali del finocchio e potrebbe essere evitata. I germogli laterali infatti non vanno considerati come parte non commestibile, ma sono essi stessi finocchi più piccoli e gustosi.
La loro rimozione finisce solo per diminuire la resa quantitativa senza apportare particolari benefici. È preferibile lasciare crescere liberamente la pianta, in modo che possa produrre più finocchi contemporaneamente. L’importante è fornire al terreno tutti i nutrimenti necessari affinché la pianta si sviluppi rigogliosa.
Anche se noi preferiamo il rincalzo dei finocchi, proviamo ugualmente a spiegare e determinare se la cimatura dei finocchi sia necessaria o meno.
Cosa significa cimare i finocchi
Quando si parla di cimatura dei finocchi, ci si riferisce a un’operazione colturale che consiste nell’asportare i germogli laterali che la pianta emette naturalmente nel corso della crescita.
Il finocchio ha una struttura a ombrello, con un fusto centrale dal quale si diramano via via germogli secondari ai lati. Nella fase iniziale sono delicati e facilmente asportabili.
Cimare significa eliminare tutti questi germogli laterali “cimando” la pianta, ovvero lasciando solo il fusto centrale. L’obiettivo dichiarato è di concentrare tutte le risorse nutritive della pianta sullo sviluppo del fusto principale.
Tuttavia, gli esperti nutrono dubbi sull’effettiva utilità di questa pratica. I germogli laterali sono a tutti gli effetti finocchi più piccoli e commestibili, la loro rimozione non apporterebbe vantaggi evidenti in termini di resa e qualità.
Meglio lasciare crescere liberamente la pianta, per godere di tutti i finocchi prodotti e un raccolto più abbondante.
Quando e come cimare i finocchi
Nel caso si volesse comunque procedere con la cimatura, è importante farlo nel momento e con le modalità corrette.
La fase ideale per cimare i finocchi è quella dello sviluppo iniziale delle piante, quando i germogli laterali sono ancora sottili e facilmente asportabili. Generalmente questo accade 4-6 settimane dopo la semina.
Per cimare, è sufficiente rimuovere i germogli con le mani, prestando attenzione a non danneggiare nel processo il fusto centrale. Meglio intervenire sulle piantine una alla volta. Non è necessario cimare in modo radicale, ma bastano piccoli interventi che riducono progressivamente i germogli laterali, senza estirparli del tutto.
È importante non effettuare tagli troppo corti vicino al fusto, né cimare in presenza di piogge o umidità eccessiva per evitare marciumi.
Strumenti necessari per la cimatura dei finocchi
Per cimare correttamente i finocchi e ridurre al minimo i rischi di danneggiamento delle piante, è necessario dotarsi di alcuni semplici strumenti. Uno di questi è il classico paio di forbici da giardinaggio, meglio se con la punta arrotondata. Le forbici permettono tagli netti e puliti dei germogli laterali, evitando schegge o stazzonature del fusto.
Per le operazioni su file di piante, può risultare utile una piccola falce da giardino con lama affilata e manico ergonomico. Con movimenti calibrati, la falce cima le piante in modo rapido ed efficiente.
In alternativa, possono andare bene anche delle cesoie da potatura, più indicate se i germogli hanno già una certa dimensione. In ogni caso, è fondamentale che gli strumenti siano sempre ben affilati, per tagli precisi senza strappare le branche.
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