Afidi bianchi: Come riconoscerli e come eliminarli

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Gli afidi bianchi, fra i più diffusi insetti parassiti delle piante, rappresentano uno dei principali patogeni per molte specie vegetali di tipo ornamentale ed agrario.

Hai mai notato dei piccoli insetti bianchi che si aggirano sulle foglie delle tue piante? Potrebbero essere afidi bianchi, parassiti delle piante tra i più diffusi e dannosi per molte specie vegetali ornamentali ed agrarie.

In questo articolo, esploreremo tutto ciò che c’è da sapere sugli afidi bianchi, compresi il loro aspetto, le piante che attaccano, i diversi tipi di afidi e i rischi che comporta per le piante una loro infestazione.

Inoltre, ti forniremo alcuni consigli su come eliminare gli afidi bianchi e proteggere le tue piante.

Che aspetto hanno gli afidi?

Gli afidi bianchi si caratterizzano per un corpo ovale e molto minuto, con una lunghezza media che varia tra i 2 e i 4 millimetri. Alcune specie di afidi bianchi sono dotate di ali, grazie alle quali possono spostarsi per oltre dieci chilometri e propagarsi molto rapidamente tra le diverse colture, danneggiando gravemente l’attività agricola.

Il loro apparato boccale è particolarmente adatto a perforare la superficie di foglie, piccoli rami e germogli, che consente loro di alimentarsi della linfa delle piante limitando la diffusione dei nutrienti nei vari tessuti.

Quali piante attaccano gli afidi?

Gli afidi bianchi possono infestare un gran numero di specie vegetali, dalle piante ornamentali alle specie orticole destinate all’alimentazione umana. Tendono a formarsi con grande incidenza su diverse varietà di piante ornamentali, ma possono riguardare anche diverse specie orticole.

Si nutrono dei tessuti vegetali, causando gravi danneggiamenti alle piante colpite, come una crescita poco armonica ed equilibrata, la necrosi dei tessuti e una limitata produzione di fiori e frutti.

Quanti tipi di afidi ci sono?

Esistono oltre 4000 specie di afidi bianchi, di cui poco più di un centinaio sono capaci di propagarsi tra le colture. Alcune di queste specie sono dotate di ali, mentre altre no.

Tra le specie di afidi bianchi più comuni, troviamo l’Aphis gossypii, che attacca le piante di cotone, l’Aphis spiraecola, che si nutre delle foglie di agrumi e piante ornamentali, e il Trialeurodes vaporariorum, che attacca piante ornamentali e ortaggi.

Quali rischi comporta per le piante una infestazione di afidi bianchi?

Un’infestazione di afidi bianchi deve essere presa molto seriamente se si vogliono evitare le conseguenze peggiori per le coltivazioni. Le piante infestate possono andare incontro a rischi molto gravi, in grado di pregiudicare gravemente la salute e lo sviluppo della pianta, e talvolta può comportare anche conseguenze fatali.

Un chiaro segno della loro presenza è l’osservazione di foglie dai margini non lineari e lisci, secche e ingiallite, che presentino dei buchi lungo la lamina fogliare o delle colorazioni marroni o nerastre sullo strato superficiale. Se la foglia è danneggiata eccessivamente, perde la capacità di partecipare all’essenziale processo della fotosintesi clorofilliana, un processo essenziale per il nutrimento delle specie vegetali.

Se il numero di foglie colpite gravemente dall’infestazione dovesse essere molto ampio, la pianta potrebbe perdere la capacità di alimentarsi, comportando inevitabilmente la morte della pianta. Anche la caduta o l’annerimento dei petali dei fiori sono un sintomo spesso associato alla presenza di afidi.

Gli afidi bianchi possono produrre melata, una sostanza zuccherina che costituisce una matrice alimentare molto utile ad altre specie patogene per i vegetali, in particolar modo muffe e funghi. Ecco perché è importante rimuovere gli strati superficiali di questa sostanza, prima che possano attecchire altre specie a peggiorare ulteriormentela situazione.

Come eliminare gli afidi bianchi?

Esistono diverse strategie per eliminare gli afidi bianchi e prevenire una loro infestazione. Una delle tecniche più efficaci è l’utilizzo di prodotti naturali come l’olio di neem, il sapone di Marsiglia e il bicarbonato di sodio, che sono in grado di eliminare gli afidi senza danneggiare le piante o l’ambiente circostante.

Inoltre, è importante adottare alcune pratiche agronomiche per prevenire una loro diffusione, come la rotazione delle colture, la potatura regolare delle piante, la pulizia delle foglie e il mantenimento di un’adeguata umidità ambientale.

In caso di infestazione di afidi bianchi su piante ornamentali, è possibile utilizzare un aspirapolvere per eliminare gli insetti dalle foglie, mentre per le piante orticole è possibile utilizzare dei prodotti specifici, come i neonicotinoidi, che agiscono rapidamente e in modo efficace contro gli afidi.

In sintesi, rappresentano un pericolo per la salute e lo sviluppo delle piante, causando danni significativi alle coltivazioni. Tuttavia, esistono diverse strategie per prevenire e combattere una loro infestazione, come l’utilizzo di prodotti naturali, l’adozione di pratiche agronomiche e l’utilizzo di prodotti specifici.

Ricorda che la prevenzione è la chiave per evitare l’insorgere di problemi legati alla presenza di afidi bianchi sulle piante.

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