L’oleandro è una pianta arbustiva sempreverde molto decorativa, originaria del bacino del Mediterraneo che conta diverse varietà. Si caratterizza per i fiori riuniti in grappoli, di colore rosa, bianco o rosso, che sbocciano durante tutta l’estate.
Nonostante la grande bellezza, l’oleandro necessita di potature periodiche per mantenersi in salute e dare il meglio sul piano estetico. Vediamo quali sono i principali motivi per intervenire con questa pratica di giardinaggio.
Innanzitutto la potatura favorisce una crescita equilibrata e ordinata. Permette poi di eliminare rami e fiori secchi, migliorando l’aspetto generale. La fioritura ne risulta più rigogliosa.
La potatura di ringiovanimento poi rinnova i rami vecchi e stanchi, stimolando nuovi getti sani. Anche la rimonda del secco dopo l’inverno è importante. Infine, questa operazione limita la diffusione di malattie, eliminando porzioni infette, e riduce l’accumulo di polvere sulla chioma.
Vedremo nel dettaglio come, quando e quanto potare l’oleandro per ottenere una pianta bella e fluente.
1. Mantenimento della forma desiderata
La potatura è fondamentale per mantenere l’oleandro nella forma desiderata, che sia a cespuglio oppure ad alberello. Intervenendo periodicamente con questa pratica, si possono contenere le dimensioni, stimolando una crescita ordinata e proporzionata.
Per ottenere un oleandro cespuglioso e compatto, bisogna accorciare i rami che tendono a svilupparsi eccessivamente, soprattutto quelli interni. In questo modo la chioma si mantiene piena e ordinata. Per creare un alberello, occorre invece conservare un fusto centrale dominante e rimuovere i polloni basali. I rami laterali vanno accorciati con tagli di sfoltimento, per equilibrare la chioma.
Con potature annuali, eliminando porzioni di circa un terzo, si guida la pianta nella forma desiderata, che sia a cespuglio, ad alberello o una via di mezzo. L’oleandro si presta bene ad essere modellato in forme artistiche come nani da giardino, bonsai, siepi e composizioni in vaso.
2. Stimolazione della fioritura
La potatura è un ottimo metodo per stimolare una rigogliosa e prolungata fioritura dell’oleandro.
Intervenendo sulla pianta subito dopo la prima fioritura, si eliminano i rami che hanno terminato di produrre fiori. In questo modo si incentiva lo sviluppo di nuovi germogli fioriferi. Una potatura leggera eseguita in estate, con taglio delle porzioni terminali dei rami, favorisce inoltre la formazione di nuove gemme a fiore.
Anche la drastica potatura di ringiovanimento, che accorcia fortemente tutti i rami, rinnova la parte aerea stimolando getti vigorosi carichi di infiorescenze. Per stimolare una fioritura abbondante, si possono anche effettuare concimazioni con fertilizzante bilanciato durante la stagione vegetativa.
Con potature e concimazioni mirate e tempestive, è possibile ottenere oleandri sempre in fiore da primavera fino all’autunno inoltrato, per un giardino spettacolare.
3. Eliminazione di rami morti o malati
La potatura dell’oleandro serve anche per rimuovere tempestivamente rami secchi o malati, migliorando la salute della pianta. Dopo l’inverno, bisogna controllare la presenza di rami secchi, ingialliti o con porzioni necrotiche. Eliminarli con tagli alla base fino al sano. Questa operazione si chiama rimonda del secco.
Durante la stagione vegetativa, osservare se ci sono rami con foglie che ingialliscono e avvizziscono. Possono essere sintomi di marciume radicale o altre patologie. Asportarli prontamente, sterilizzando gli attrezzi di taglio. I rami infestati da insetti come cocciniglia vanno potati severamente fino a legno sano. Stessa cosa per quelli attaccati da cancro batterico, riconoscibile dalle escrescenze tumorali.
Rimuovere e bruciare le porzioni infette limita la diffusione di malattie e parassiti. La potatura igienica è quindi una pratica fondamentale per mantenere l’oleandro rigoglioso.
4. Rigenerazione della pianta
Con il passare degli anni, l’oleandro tende a sviluppare una chioma stentata, con rami spogli alla base. Per rigenerarlo completamente si può effettuare una drastica potatura di ringiovanimento.
Questo intervento consiste nel tagliare tutti i rami, accorciandoli di circa un terzo o della metà. Ciò stimolerà il vigoroso sviluppo di nuovi germogli sani. La potatura di ringiovanimento va effettuata al termine dell’inverno, prima della ripresa vegetativa. Si possono anche eliminare le branche più vecchie e spoglie alla base.
Per stimolare ulteriormente la rinascita di rami vigorosi, si può anche concimare la pianta con fertilizzante ricco di azoto dopo il taglio. Dopo 1-2 anni dalla capitozzatura, l’oleandro si presenterà completamente rigenerato, con una chioma folta di nuovi germogli, foglie lucide e una spettacolare fioritura.
La potatura di ringiovanimento ogni 4-5 anni mantiene la pianta sana, vigorosa e bella da vedere.
5. Controllo delle dimensioni
La potatura svolge un ruolo fondamentale per mantenere l’oleandro nelle dimensioni desiderate in base allo spazio disponibile. Infatti, grazie ai giusti interventi di taglio effettuati con regolarità è possibile indirizzare la crescita della pianta e controllarne lo sviluppo.
In giardini di piccole dimensioni è importante contenere le dimensioni dell’oleandro evitando che diventi ingombrante con il tempo. Mediante la potatura si possono eliminare i rami più lunghi stimolando la formazione di nuovi germogli corti che conferiscono un aspetto compatto alla pianta.
Nei vialetti stretti è invece essenziale mantenere un’altezza che non costituisca ostacolo al passaggio. Grazie alla possibilità di governare l’accrescimento dell’oleandro, la potatura risulta particolarmente utile in spazi ristretti come terrazzi o giardini pensili.
6. Prevenzione del disseccamento in inverno
Con l’arrivo dei mesi freddi, una delle principali insidie per l’oleandro disseccamento di alcune parti della pianta. Il repentino calo termico tipico dell’inverno può infatti compromettere i rami più esposti alle rigide temperature.
Mediante un’attenta potatura è possibile prevenire il marciume e la morte di alcune branche, garantendo all’oleandro di superare indenne la stagione avversa. Bisogna eliminare i rami troppo lunghi poco protetti dal gelo o quelli già danneggiati da& antiche gelate.
Va inoltre alleggerita la chioma per stimolare la formazione di nuovi polloni legnosi più resistenti al freddo. Grazie a queste semplici accortezze risulta possibile salvaguardare la pianta, che potrà rifiorire vigoro s a con l’arrivo della primavera.
La potatura invernale è dunque fondamentale per preservare l’oleandro dal pericolo di disseccamento.
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